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Progetto
Ovidio - database
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autore
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Cicerone
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Difesa di Coelio , 56
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originale
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56. Reliquum est igitur crimen de veneno; cuius ego nec principium invenire neque evolvere exitum possum. Quae fuit enim causa, quam ob rem isti mulieri venenum dare vellet Caelius? Ne aurum redderet? Num petivit? Ne crimen haereret? Numquis obiecit? num quis denique fecisset mentionem, si hic nullius nomen detulisset? Quin etiam L. Herennium dicere audistis verbo se molestum non futurum fuisse Caelio, nisi iterum eadem de re suo familiari absoluto nomen hic detulisset. Credibile est igitur tantum facinus ob nullam causam esse commissum? et vos non videtis fingi sceleris maximi crimen, ut alterius causa sceleris suscipiendi fuisse videatur?
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traduzione
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56. Resta l'accusa di veneficio: della quale io non so trovare il bandolo. Quale ne sarebbe la causa, per qual motivo Celio avrebbe voluto avvelenare questa donna? Per non restituirle l'oro? Ma glielo aveva forse richiesto? Per non essere implicato nell'altro delitto? Ma chi glielo aveva rinfacciato? E chi ne avrebbe mai parlato, se non si fosse fatto lui stesso accusatore in giudizio? Avete udito Lucio Erennio dichiarare che mai la sua voce sarebbe sorta accusatrice di Celio, se questi per la seconda volta non avesse denunciato, per la stessa imputazione, l'amico suo, gi? prosciolto. E' concepibile che quel delitto sia stato ordito senza una causa determinante? E non vi rendete conto che l'accusa di questo maggior delitto fu fabbricata soltanto per fornire un pretesto a quell'altra?
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