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Cicerone
Difesa di Coelio , 78
 
originale
 
78. Non enim potest, qui hominem consularem, cum ab eo rem publicam violatam esse diceret, in iudicium vocarit, ipse esse in re publica civis turbulentus; non potest, qui ambitu ne absolutum quidem patiatur esse absolutum, ipse impune umquam esse largitor. Habet a M. Caelio res publica, iudices, duas accusationes vel obsides periculi vel pignora voluntatis. Quare oro obtestorque vos, iudices, ut, qua in civitate paucis his diebus Sex. Cloelius absolutus sit, quem vos per biennium aut ministrum seditionis aut ducem vidistis, hominem sine re, sine fide, sine spe, sine sede, sine fortunis, ore, lingua, manu, vita omni inquinatum, qui aedes sacras, qui censum populi Romani, qui memoriam publicam suis manibus incendit, qui Catuli monumentum adflixit, meam domum diruit, mei fratris incendit, qui in Palatio atque in urbis oculis servitia ad caedem et inflammandam urbem incitavit: in hac civitate ne patiamini illum absolutum muliebri gratia, Caelium libidini muliebri condonatum, ne eadem mulier cum suo coniuge et fratre etl turpissimum latronem eripuisse et honestissimum adulescentem oppressisse videatur.
 
traduzione
 
78. Non pu?, chi abbia chiamato in giudizio un antico console accusandolo di avere attentato alla sicurezza dello Stato, farsi esso stesso provocatore di disordini; non pu?, chi neppure toller? assolto dall'accusa di corruzione elettorale chi pur n'era stato assolto, farsi impunemente corruttore lui stesso. La vita pubblica, o giudici, ha gi? avuto di Marco Celio due processi, che stanno come ostaggi contro ogni pericolo, come pegni del suo retto volere. Perci?, o giudici, io invoco da voi, che nella stessa citt? in cui, proprio di questi giorni, and? assolto Sesto Clelio,` che per ben due anni voi avete visto o fautore o capo di sommosse; che con le proprie mani diede fuoco al sacro tempio e alle tavole censorie e alle pubbliche memorie del popolo romano; uomo senza mezzi, senza fede, senza avvenire, senza domicilio, senza situazione sociale; insozzato nel viso, nella parola, nella mano, in tutta la sua vita; che abbatt? il monumento eretto da Lutazio Catulo, distrusse la mia casa, arse quella di mio fratello; che sul Palatino, al cospetto della cittadinanza, aizz? le turbe di schiavi alla strage e all'incendio di Roma: in questa stessa citt? non tolleriate che, dove quello fu assolto per intercessione femminile sia Celio condannato per femminile vendetta, e che la donna medesima appaia avere, insieme col proprio fratello... marito, strappato alla giustizia il pi? scellerato delinquente e schiacciato sotto il suo peso un onestissimo giovane.
 

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