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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Milone, 1
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originale
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1. Etsi vereor, iudices, ne turpe sit pro fortissimo viro dicere incipientem timere, minimeque deceat, cum T. Annius ipse magis de rei publicae salute quam de sua perturbetur, me ad eius causam parem animi magnitudinem adferre non posse, tamen haec novi iudici nova forma terret oculos, qui, quocumque inciderunt, consuetudinem fori et pristinum morem iudiciorum requirunt. Non enim corona consessus vester cinctus est, ut solebat; non usitata frequentia stipati sumus:
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traduzione
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1 Sebbene, giudici, io tema che non mi faccia onore essere qui pronto a parlare in difesa di un uomo molto coraggioso, e avere la voce paralizzata dalla paura, e che, mentre Tito Annio ? pi? preoccupato del benessere della repubblica che del suo, sia per me disdicevole non mostrare nella causa la stessa grandezza d'animo, tuttavia questa nuova e particolare procedura giuridica inquieta i miei occhi che si volgono ovunque a ricercare nel foro l'atmosfera di un tempo e il consueto modo di fare processi.
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