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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Milone, 4
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originale
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4. Quam ob rem adeste animis, iudices, et timorem si quem habetis deponite. Nam--si umquam de bonis et fortibus viris, si umquam de bene meritis civibus potestas [vobis] iudicandi fuit, si denique umquam locus amplissimorum ordinum delectis viris datus est, ut sua studia erga fortis et bonos civis, quae voltu et verbis saepe significassent, re et sententiis declararent--hoc profecto tempore eam potestatem omnem vos habetis, ut statuatis utrum nos, qui semper vestrae auctoritati dediti fuimus, semper miseri lugeamus, an, diu vexati a perditissimis civibus, aliquando per vos ac per vestram fidem, virtutem, sapientiamque recreemur.
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traduzione
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4 Quindi, non preoccupatevi, giudici, e abbandonate ogni timore, se ne avete. D'altra parte, se mai vi ? capitato di giudicare uomini buoni e coraggiosi e cittadini che hanno ben meritato la vostra stima, se mai a persone scelte tra i ceti pi? autorevoli ? stata offerta l'occasione di confermare a fatti e a parole tutta la simpatia, pi? volte gi? trapelata da sguardi e discorsi, per quegli stessi cittadini forti e valenti, ebbene, in questa circostanza avete il potere di decidere se noi, che siamo sempre stati rispettosi della vostra autorit?, saremo costretti a un'infelicit? eterna o se, grazie a voi, alla vostra lealt?, al vostro coraggio e alla vostra saggezza, potremo sentirci rinati, dopo tante vessazioni da parte di gente senza scrupoli.
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