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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Milone, 6
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originale
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6. Quamquam in hac causa, iudices, T. Anni tribunatu, usque omnibus pro salute rei publicae gestis ad huius Ininis defensionern non abutemur. Nisi oculis videritis insidias Miloni a Clodio factas, nec deprecaturi sumus ut crimen hoc nobis propter multa praeclara in rem publicam merita condonetis, nec postulaturi, ut si mors P. Clodi salus vestra fuerit, idcirco eam virtuti Milonis potius quam populi Romani felicitati adsignetis. Sed si illius insidiae clariores hac luce fuerint, tum denique obsecrabo obtestaborque vos, iudices, si cetera amisimus, hoc saltem nobis ut relinquatur, ab inimicorum audacia telisque vitam ut impune liceat defendere.
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traduzione
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6 Del resto, in questa causa non mi avvarr?, giudici, del tribunato di Tito Annio e di quanto ha fatto per la salvezza della repubblica, per difenderlo. Se non vi apparir? chiaro che ? stato Clodio a tendere un tranello ai danni di Milone io non insister? affatto che ci assolviate da questo assassinio in virt? delle nostre numerose ed eccezionali benemerenze nei riguardi dello stato; n?, sebbene la morte di Publio Clodio sia stata per voi la salvezza, vi chieder? di attribuirla al coraggio di Milone anzich? alla fortuna del popolo romano. Se per? l'agguato di Clodio risulter? evidente e pi? chiaro di questa luce, allora diventer? insistente e vi supplicher? - anche se avr? perso ogni altro diritto - di lasciarci almeno difendere la nostra vita dalla prepotenza e dalle armi degli avversari, senza per questo correre il rischio di essere puniti dalla legge.
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