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Progetto
Ovidio - database
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brano
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Cicerone
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Difesa di Milone, 22
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originale
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22. Quod vero te, L. Domiti, huic quaestioni praeesse maxime voluit, nihil quaesivit [aliud] nisi iustitiam, gravitatem, humanitatem, fidem. Tulit ut consularem necesse esset: credo, quod principum munus esse ducebat resistere et levitati multitudinis et perditorum temeritati. Ex consularibus te creavit potissimum: dederas enim quam contemneres popularis insanias iam ab adulescentia documenta maxima.
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traduzione
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22 Ma, quanto al fatto che volle a tutti i costi che tu, Lucio Domizio, fossi presidente di questo processo, non chiese nient'altro se non giustizia, seriet?, bont? d'animo e lealt?. Io credo che Pompeo ritenne necessario un ex console, perch? stimava che dovere dei cittadini pi? autorevoli fosse opporsi alla mutevolezza della folla e alla temerariet? di gente senza scrupoli. Tra tutti gli ex consoli ha eletto te; infatti, gi? da ragazzo avevi fornito esemplari testimonianze del tuo disprezzo per il furore popolare.
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