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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Milone, 81
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originale
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81. Etenim si id non negat ex quo nihil petit nisi ut ignoscatur, dubitaret id fateri ex quo etiam praemia laudis essent petenda? nisi vero gratius putat esse vobis sui se capitis quam vestri defensorem fuisse, cum praesertim [in] ea confessione, si grati esse velletis, honores adsequeretur amplissimos. Si factum vobis non probaretur--quamquam qui poterat salus sua cuiquam non probari?--sed tamen si minus fortissimi viri virtus civibus grata cecidisset, magno animo constantique cederet ex ingrata civitate. Nam quid esset ingratius quam laetari ceteros, lugere eum solum prop ter quem ceteri laetarentur?
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traduzione
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81 E quindi, se non nega un'azione da cui non pu? chiedere nulla, se non di essere perdonato, esiterebbe a confessare la paternit? di un gesto da cui si dovrebbero anche esigere premi e riconoscimenti? A meno che non sia convinto di esservi pi? gradito come difensore della propria incolumit? che della vostra; tanto pi? che, confessando ci?, nel caso che voleste essergli grati, potrebbe ottenere le pi? alte cariche. Se invece il suo gesto non vi trovasse d'accordo - ma come potrebbe a qualcuno non riuscire gradita la propria salvezza? -, tuttavia, se l'azione di valore di un uomo tanto coraggioso non avesse trovato consenso da parte dei suoi concittadini, egli se ne andrebbe con coraggio e determinazione da una citt? ingrata. Quale ingratitudine sarebbe pi? grande del fatto che, mentre tutti si rallegrano, solo lui, al quale si deve questa allegria, debba dolersi?
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