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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Milone, 89
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originale
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89. An consules in praetore coercendo fortes fuissent? Primum, Milone occiso habuisset suos consules: deinde quis in eo praetore consul fortis esset, per quem tribunum virtutem consularem crudelissime vexatam esse meminisset? Oppressisset omnia, possideret, teneret: lege nova [quae est inventa apud eum cum reliquis legibus Clodianis] servos nostros libertos suos fecisset: postremo, nisi eum di immortales in eam mentem impulissent, ut homo effeminatus fortissimum virum conaretur occidere, hodie rem publicam nullam haberetis.
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traduzione
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89 E i consoli avrebbero avuto la forza necessaria per porre il veto a lui, pretore? Anzitutto, ucciso Milone, avrebbe avuto consoli a lui devoti; e poi quale console avrebbe avuto il coraggio di sfidare un pretore come lui, ricordando che da tribuno si era accanito contro un rappresentante dell'istituzione consolare? Avrebbe schiacciato, posseduto, tenuto stretto tutto; secondo una nuova legge, ritrovata in casa sua insieme alle altre leggi clodiane, avrebbe reso i nostri schiavi suoi liberti. Quindi, se gli d?i immortali non avessero indotto quell'effeminato a tentare di uccidere un uomo fortissimo, oggi non avreste nessuna repubblica.
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