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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Milone, 93
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originale
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93. Me quidem, iudices, exanimant et interimunt hac voces Milonis, quas audio adsidue et quibus intersum cotidie. 'Valeant,' inquit,--valeant cives mei: sint incolumes, sint florentes, sint beati: stet haec urbs praeclara mihique patria carissima, quoquo modo erit merita de me. Tranquilla re publica mei cives, quoniam mihi cum illis non licet, sine me ipsi, sed propter me tamen perfruantur. Ego cedam atque abibo: si mihi bona re publica frui non licuerit, at carebo mala, et quam primum tetigero bene moratam et liberam civitatem, in ea conquiescam.
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traduzione
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93 Dilaniano e spezzano il mio cuore, giudici, le parole di Milone, che ascolto ripetutamente e con le quali ho quotidiana familiarit?. Ecco cosa dice: ?Stiano bene, stiano bene i miei concittadini; siano sani e salvi, fiorenti, felici; questa mia citt?, a me patria carissima, sia famosa, qualunque sia il giudizio che esprimer? sul mio conto; possano i miei concittadini godere di una repubblica serena, anche senza di me, poich? non mi spetta di gioire con loro, ma per merito mio. Me ne andr? in esilio. Se proprio non potr? cogliere i frutti di una sana amministrazione, almeno mi sar? liberato dell'incubo di una tirannide e, non appena avr? trovato una citt? ben governata e libera, vi stabilir? la mia dimora?.
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