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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Milone, 105
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originale
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105. O terram illam beatam, quae hunc virum exceperit: hanc ingratam, si eiecerit; miseram, si amiserit!
Sed finis sit: neque enim prae lacrimis iam loqui possum, et hic se lacrimis defendi vetat. Vos oro obtestorque, iudices, ut in sententiis ferendis, quod sentietis id audeatis. Vestram virtutem, iustitiam, fidem, mihi credite, is maxime probabit, qui in iudicibus legendis optimum et sapientissimum et fortissimum quemque elegit.
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traduzione
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105 Fortunata quella terra che accoglier? un simile eroe! Ingrata e sventurata, invece, questa nostra patria, se decider? di allontanarlo e perderlo cos? per sempre. Ma ? giunta la fine; il pianto mi impedisce di parlare, e costui vieta che io lo difenda con le lacrime. Io vi supplico e vi scongiuro, giudici: abbiate il coraggio di esprimere la vostra intima convinzione, quando si tratter? di formulare la sentenza. Credete a me: chi, nella scelta dei giudici, ha preferito uomini molto coraggiosi, saggi e forti, soprattutto sapr? apprezzare il valore, il senso di giustizia e la fedelt? che vi contraddistinguono.
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