LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Cicerone
De senectute, 54
 
originale
 
54. Quid de utilitate loquar stercorandi? Dixi in eo libro, quem de rebus rusticis scripsi; de qua doctus Hesiodus ne verbum quidem fecit, cum de cultura agri scriberet. At Honerus, qui multis, ut mihi videtur, ante saeculis fuit, Laeten lenientem desiderium, quod capiebat e filio, colentem agrum et eum stercorantem facit. Nec vero segetibus solum et pratis et vineis et arbustis res rusticae laetae sunt, sed hortis etiam et pomariis, tum pecudum pastu, apium examinibus, florum omnium varietate. Nec consitiones modo delectant sed etiam insitiones, quibus nihil invenit agri cultura sollertius.
 
traduzione
 
54 Ne ho parlato nel libro che ho scritto sull'agricoltura; il dotto Esiodo non ne ha fatto parola scrivendo sulla coltivazione dei campi, ma Omero, vissuto, credo, molte generazioni prima, rappresenta Laerte intento a coltivare e concimare il suo campo per tentare di lenire il dolore dovuto alla mancanza del figlio. La campagna, del resto, non solo ? rigogliosa di messi, prati, vigneti e alberi, ma anche di giardini, frutteti, pascoli per il bestiame, sciami di api e ogni variet? di fiori. E al piacere di piantare si aggiunge quello di innestare, l'invenzione pi? ingegnosa dell'agricoltura.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons