[38] Erat aeger cum praesidio relictus Publius Sextius Baculus, qui primum pilum ad Caesarem duxerat, cuius mentionem superioribus proeliis fecimus, ac diem iam quintum cibo caruerat. Hic diffisus suae atque omnium saluti inermis ex tabernaculo prodit: videt imminere hostes atque in summo esse rem discrimine: capit arma a proximis atque in porta consistit. Consequuntur hunc centuriones eius cohortis quae in statione erat: paulisper una proelium sustinent. Relinquit animus Sextium gravibus acceptis vulneribus: aegre per manus tractus servatur. Hoc spatio interposito reliqui sese confirmant tantum, ut in munitionibus consistere audeant speciemque defensorum praebeant.
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Al campo, con la legione di presidio, era rimasto, malato, P. Sestio Baculo, che sotto Cesare aveva rivestito la carica di centurione primipilo e di cui abbiamo parlato nelle battaglie precedenti: gi? da cinque giorni non toccava cibo. Disperando della salvezza sua e di tutti, esce disarmato dalla tenda. Vede che i nemici incombevano e che il momento era molto critico: si fa consegnare le armi dai soldati pi? vicini e si piazza sulla porta. A lui si uniscono i centurioni della coorte di guardia; per un po' reggono agli assalti, insieme. Poi Sestio, gravemente ferito, sviene: lo traggono in salvo a stento, passandolo di braccia in braccia. Ma nel frattempo gli altri si rinfrancano, tanto che osano attestarsi sui baluardi e danno l'impressione di una vera guarnigione.
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