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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cesare
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De bello gallico VI,42
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originale
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[42] Reversus ille eventus belli non ignorans unum, quod cohortes ex statione et praesidio essent emissae, questus ne minimo quidem casu locum relinqui debuisse, multum fortunam in repentino hostium adventu potuisse iudicavit, multo etiam amplius, quod paene ab ipso vallo portisque castrorum barbaros avertisset. Quarum omnium rerum maxime admirandum videbatur, quod Germani, qui eo consilio Rhenum transierant, ut Ambiorigis fines depopularentur, ad castra Romanorum delati optatissimum Ambiorigi beneficium obtulerunt.
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traduzione
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Appena rientrato, Cesare, ben sapendo come vanno le cose in guerra, si lament? solo di un fatto, che le coorti fossero state spedite fuori dalla guarnigione e dal presidio: non bisognava lasciare al caso il bench? minimo spazio. Giudic? determinante il ruolo della Fortuna nel repentino attacco nemico, ma ancor pi? nel respingere i barbari quasi dal vallo e dalle porte dell'accampamento. Tra tutte le circostanze, per?, la pi? singolare gli parve che i Germani, varcato il Reno con l'intenzione di saccheggiare i territori di Ambiorige, si fossero, poi, volti contro l'accampamento dei Romani, rendendo ad Ambiorige stesso il beneficio pi? desiderato.
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