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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cesare
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De bello gallico VII,2
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originale
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[2] His rebus agitatis profitentur Carnutes se nullum periculum communis salutis causa recusare principesque ex omnibus bellum facturos pollicentur et, quoniam in praesentia obsidibus cavere inter se non possint ne res efferatur, ut iureiurando ac fide sanciatur, petunt, collatis militaribus signis, quo more eorum gravissima caerimonia continetur, ne facto initio belli ab reliquis deserantur. Tum collaudatis Carnutibus, dato iureiurando ab omnibus qui aderant, tempore eius rei constituto ab concilio disceditur.
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traduzione
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Dopo tali discorsi, i Carnuti si dichiarano pronti ad affrontare qualsiasi pericolo per la salvezza comune e promettono di aprire, primi tra tutti, le ostilit?. E siccome al momento non potevano scambiarsi ostaggi come reciproca garanzia, per non rendere manifesti i propri piani, chiedono di sancire i patti con un giuramento e una promessa, raccolte in un fascio tutte le insegne militari, come vuole la cerimonia pi? solenne secondo i loro costumi: non intendevano trovarsi soli, una volta dato inizio al conflitto. Allora tutti i presenti lodano i Carnuti e pronunciano il giuramento solenne. Fissano la data della sollevazione e sciolgono il concilio.
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