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autore
brano
 
Cicerone
Della divinazione, I, 14
 
originale
 
14 Illa vero cur eveniant, quis probabiliter dixerit? "Cana fulix itidem fugiens e gurgite ponti nuntiat horribilis clamans instare procellas haud modicos tremulo fundens e guttere cantus. Saepe etiam pertriste canit de pectore carmen et matutinis acredula vocibus instat, vocibus instat et adsiduas iacit ore querellas, cum primum gelidos rores aurora remittit; fuscaque non numquam cursans per litora cornix demersit caput et fluctum cervice recepit."
 
traduzione
 
14 Ma chi saprebbe dire con qualche probabilit? perch? avvengano questi altri fatti? "Del pari la grigia f?laga, fuggendo dal gorgo profondo del mare, col suo grido annunzia che incombono orribili tempeste, ed effonde dalla tremula gola alte voci. Spesso anche l'acr?dula fa sgorgare dal petto una nenia tristissima e persiste nel suo canto mattutino: persiste nel suo canto e lancia dalla bocca continui lamenti, appena l'aurora fa cadere la fredda rugiada. E non di rado la nera cornacchia, scorrazzando per la spiaggia, immerge la testa e fa spruzzare i flutti sul collo."
 

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