19 atque ea, quae lapsu tandem cecidere, vetusto,
haec fore perpetuis signis clarisque frequentans
ipse deum genitor caelo terrisque canebat.
Nunc ea, Torquato quae quondam et consule Cotta
Lydius ediderat Tyrrhenae gentis haruspex,
omnia fixa tuus glomerans determinat annus.
Nam pater altitonans stellanti nixus Olympo
ipse suos quondam tumulos ac templa petivit
et Capitolinis iniecit sedibus ignis.
Tum species ex aere vetus venerataque Nattae
concidit, elapsaeque vetusto numine leges,
et divom simulacra peremit fulminis ardor.
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19 e quei fatti che, dopo lungo trascorrere di tempo alfine accaddero, il padre degli d?i, egli stesso, li preannunziava al cielo e alla terra, ripetendo l'annunzio con segni continui ed evidenti.
Ed ecco che tutti gli eventi che un tempo, sotto il consolato di Torquato e di Cotta, aveva profetato l'ar?spice lidio della gente etrusca, tutti insieme, stabiliti dal fato, li porta a termine l'anno del tuo consolato. Ch? il Padre altitonante, ergendosi sull'Olimpo stellato, colp? col fulmine il colle una volta a lui caro e il suo tempio, e appicc? il fuoco alla sua dimora sul Campidoglio. Allora l'antica e venerata effigie bronzea di Natta si abbatt? al suolo, e scomparvero le tavole delle leggi di vetusta, sacra autorit?, e la vampa del fulmine annient? le immagini degli d?i.
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