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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Della divinazione, I, 22
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originale
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22 inque Academia umbrifera nitidoque Lyceo
fuderunt claras fecundi pectoris artis.
E quibus ereptum primo iam a flore iuventae
te patria in media virtutum mole locavit.
Tu tamen anxiferas curas requiete relaxans,
quod patriae vacat, his studiis nobisque sacrasti."
Tu igitur animum poteris inducere contra ea quae a me disputantur de divinatione, dicere, qui et gesseris ea, quae gessisti, et ea quae pronuntiavi, accuratissume scripseris?
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traduzione
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22 e che, nell'ombrosa Accademia e nel luminoso Liceo, diffusero le splendide dottrine del loro ingegno fecondo. Strappato ad essi fin dal primo fiorire della giovinezza, tu fosti collocato dalla patria in mezzo al faticoso mondo delle virt? attive. E tuttavia, dando un po' di tregua alle ansiose preoccupazioni della vita civile, hai consacrato a quegli studi e a noi il tempo che la patria ti lascia libero."
Tu dunque, che hai fatto quel che hai fatto e hai scritto con la massima esattezza i versi che or ora ho recitato, hai il coraggio di opporti a ci? che io dico sulla divinazione?
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