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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Della divinazione, I, 51
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originale
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51 At vero P. Decius ille Quinti filius, qui primus e Deciis consul fuit, cum esset tribunus militum M. Valerio A. Cornelio, consulibus, a Samnitibusque premeretur noster exercitus, cum pericula proeliorum iniret audacius monereturque, ut cautior esset, dixit, quod exstat in annalibus, sibi in somnis visum esse, cum in mediis hostibus versaretur, occidere cum maxuma gloria. Et tum quidem incolumis exercitum obsidione liberavit; post triennium autem, cum consul esset, devovit se et in aciem Latinorum inrupit armatus. Quo eius facto superati sunt et deleti Latini. Cuius mors ita gloriosa fuit, ut eandem concupisceret filius.
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traduzione
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51 Esempio pi? illustre che mai, Publio Decio figlio di Quinto, il primo della famiglia dei Decii che fu eletto console, quando era tribuno militare sotto i consoli Marco Valerio e Aulo Cornelio e il nostro esercito era incalzato dai sanniti, poich? affrontava con eccessiva temerit? i pericoli del combattimento e lo ammonivano a esser pi? prudente, disse - lo narrano le storie - che in sogno gli era parso di morire gloriosissimamente nel folto della mischia. E quella volta rimase incolume e liber? l'esercito dalla morsa dei sanniti; ma tre anni dopo, quando fu console, offri se stesso in sacrifizio agli d?i e, indossate le armi, si lanci? contro l'esercito dei latini. Grazie al suo impeto, i latini furono sconfitti e annientati; e la sua morte fu cos? gloriosa, che suo figlio volle ottenerne una uguale.
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