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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Della divinazione, I, 64
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originale
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64 Divinare autem morientes illo etiam exemplo confirmat Posidonius, quod adfert, Rhodium quendam morientem sex aequales nominasse et dixisse, qui primus eorum, qui secundus, qui deinde deinceps moriturus esset. Sed tribus modis censet deorum adpulsu homines somniare: uno, quod provideat animus ipse per sese, quippe qui deorum cognatione teneatur; altero, quod plenus aer sit immortalium animorum, in quibus tamquam insignitae notae veritatis appareant; tertio, quod ipsi di cum dormientibus conloquantur. ldque, ut modo dixi, facilius evenit adpropinquante morte, ut animi futura augurentur.
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traduzione
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64 Che i morenti abbiano capacit? divinatoria lo dimostra anche Posidonio adducendo quel famoso caso: uno di Rodi, in punto di morte, fece i nomi di sei coetanei e disse quale di essi sarebbe morto per primo, quale per secondo, e cos? di seguito tutti gli altri. In tre modi, del resto, Posidonio ritiene che gli uomini sognino per impulso divino: nel primo, perch? l'anima prevede da s?, essendo unita da parentela con gli d?i; nel secondo, perch? l'aria ? piena di anime immortali, nelle quali i segni della verit? appaiono, per cos? dire, chiaramente impressi; nel terzo, perch? gli d?i stessi parlano coi dormienti. E che le anime predicano il futuro avviene pi? facilmente all'appressarsi della morte, come ho detto or ora.
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