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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Della divinazione, I, 70
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originale
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70 Exposui quam brevissime potui somnii et furoris oracla, quae carere arte dixeram. Quorum amborum generum una ratio est, qua Cratippus noster uti solet, animos hominum quadam ex parte extrinsecus esse tractos et haustos (ex quo intellegitur esse extra divinum animum, humanus unde ducatur), humani autem animi eam partem, quae sensum, quae motum, quae adpetitum habeat, non esse ab actione corporis seiugatam; quae autem pars animi rationis atque intellegentiae sit particeps, eam tum maxume vigere, cum plurimum absit a corpore.
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traduzione
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70 Ho esposto il pi? brevemente che ho potuto le predizioni del sogno e dell'eccitazione divina, che, come avevo detto, sono estranee all'"arte". Di entrambi questi tipi di divinazione unica ? la motivazione, alla quale suole richiamarsi il nostro Cratippo: le anime umane derivano e sono tratte in parte dall'esterno - e da ci? si comprende come vi sia al di fuori di noi un'anima divina, dalla quale ? derivata l'umana -; ma quella parte dell'anima umana che consiste in sensazione, in movimento, in appetizione non ? separata dall'influsso del corpo; quella, invece, che ? partecipe della razionalit? e dell'intelligenza ? pi? che mai vivida quando ? distanziata il pi? possibile dal corpo.
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