92 Etruria autem de caelo tacta scientissume animadvertit, eademque interpretatur quid quibusque ostendatur monstris atque portentis. Quocirca bene apud maiores nostros senatus, tum cum florebat imperium, decrevit ut de principum filiis x ex singulis Etruriae populis in disciplinam traderentur, ne ars tanta propter tenuitatem hominum a religionis auctoritate abduceretur ad mercedem atque quaestum. Phryges autem et Pisidae et Cilices et Arabum natio avium significationibus plurimum obtemperant, quod idem factitatum in Umbria accepimus.
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92 L'Etruria conosce profondamente i presagi tratti dai luoghi colpiti dal fulmine, e sa interpretare il significato di ciascun prodigio e di ciascuna apparizione portentosa. Giustamente, perci?, al tempo dei nostri antenati, quando il nostro Stato era in pieno fiore, il senato decret? che dieci figli di famiglie eminenti, scelti ciascuno da una delle genti etrusche, fossero fatti istruire nell'aruspic?na, per evitare che un'arte di tale importanza, a causa della povert? di quelli che la praticavano, scadesse da autorevole disciplina religiosa a oggetto di traffico e di guadagno. Quanto, poi, ai frigi, ai pisidii, ai cilici, al popolo arabo, essi obbediscono scrupolosamente ai segni profetici dati dagli uccelli; e sappiamo che lo stesso ? avvenuto per lungo tempo in Umbria.
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