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autore
brano
 
Cicerone
Contro Catilina, I, 23
 
originale
 
[23] Quam ob rem, ut saepe iam dixi, proficiscere ac, si mihi inimico, ut praedicas, tuo conflare vis invidiam, recta perge in exilium; vix feram sermones hominum, si id feceris, vix molem istius invidiae, si in exilium iussu consulis ieris, sustinebo. Sin autem servire meae laudi et gloriae mavis, egredere cum inportuna sceleratorum manu, confer te ad Manlium, concita perditos cives, secerne te a bonis, infer patriae bellum, exsulta impio latrocinio, ut a me non eiectus ad alienos, sed invitatus ad tuos isse videaris.
 
traduzione
 
23 Perci? parti, te l'ho ripetuto pi? volte, e se vuoi scatenarmi contro la disapprovazione pubblica, perch? sono un tuo nemico, come affermi, vattene dritto in esilio! Non mi sar? facile sopportare le critiche della gente, se lo farai; non mi sar? facile sostenere il peso dell'impopolarit?, se andrai in esilio per ordine del console. Ma se preferisci contribuire alla mia lode e gloria, vattene con quell'infame branco di scellerati, raggiungi Manlio, chiama alla rivolta i cittadini disperati, sep?rati dagli onesti, dichiara guerra alla patria, esulta nel tuo empio banditismo! Non sembrer?, allora, che io ti abbia cacciato tra stranieri, ma che ti abbia invitato a raggiungere i tuoi.
 

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