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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Sogno di Scipione, 23
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originale
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(23) Quin etiam si cupiat proles illa futurorum hominum deinceps laudes unius cuiusque nostrum a patribus acceptas posteris prodere, tamen propter eluviones exustionesque terrarum, quas accidere tempore certo necesse est, non modo non aeternam, sed ne diuturnam quidem gloriam assequi possumus. Quid autem interest ab iis, qui postea nascentur, sermonem fore de te, cum ab iis nullus fuerit, qui ante nati sunt -
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traduzione
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23 E anche nel caso che quella progenie di uomini futuri desideri
tramandare, di generazione in generazione, gli elogi di ciascuno di noi
dopo averli appresi dai padri, tuttavia, a causa delle inondazioni e degli
incendi che devono inevitabilmente prodursi sulla terra in un tempo
determinato, non siamo in grado di conseguire una gloria non dico eterna,
ma neppure duratura. Cosa importa, dunque, che discuta sul tuo conto chi
nascer? dopo di te, se riguardo a te non parlava la gente nata prima? E
questi uomini furono non meno numerosi e, senza dubbio, migliori.
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