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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Sogno di Scipione, 25
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originale
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(25) Quocirca si reditum in hunc locum desperaveris, in quo omnia sunt magnis et praestantibus viris, quanti tandem est ista hominum gloria, quae pertinere vix ad unius anni partem exiguam potest?
Igitur, alte spectare si voles atque hanc sedem et aeternam domum contueri, neque te sermonibus vulgi dederis nec in praemiis humanis spem posueris rerum tuarum! Suis te oportet illecebris ipsa virtus trahat ad verum decus; quid de te alii loquantur, ipsi videant! Sed loquentur tamen; sermo autem omnis ille et angustiis cingitur iis regionum, quas vides, nec umquam de ullo perennis fuit et obruitur hominum interitu et oblivione posteritatis exstinguitur.'
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traduzione
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25 Di conseguenza, se perderai la speranza di tornare in questo luogo,
verso cui tendono le aspirazioni degli uomini grandi e illustri, quale
valore ha mai la vostra gloria umana, che a mala pena pu? riguardare una
minima parte di un solo anno? Se intendi, pertanto, mirare in alto e
fissare il tuo sguardo su questa sede e dimora eterna, non concederti alla
mentalit? comune e non riporre le speranze della tua vita nelle ricompense
umane: la virt? stessa, con le sue attrattive, deve condurti verso il vero
onore. Quali parole gli altri pronunceranno su di te non ti riguarda,
eppure parleranno; ogni discorso, comunque, ? delimitato dallo spazio
ristretto delle regioni che vedi e non ? stato mai, sul conto di nessuno,
durevole negli anni: ? sepolto con la morte degli uomini e si spegne con
l'oblio dei posteri?.
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