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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cesare
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De bello gallico VII,44
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originale
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[44] Haec cogitanti accidere visa est facultas bene rei gerendae. Nam cum in minora castra operis perspiciendi causa venisset, animadvertit collem, qui ab hostibus tenebatur, nudatum hominibus, qui superioribus diebus vix prae multitudine cerni poterat. Admiratus quaerit ex perfugis causam, quorum magnus ad eum cotidie numerus confluebat. Constabat inter omnes, quod iam ipse Caesar per exploratores cognoverat, dorsum esse eius iugi prope aequum, sed hunc silvestrem et angustum, qua esset aditus ad alteram partem oppidi; huic loco vehementer illos timere nec iam aliter sentire, uno colle ab Romanis occupato, si alterum amisissent, quin paene circumvallati atque omni exitu et pabulatione interclusi viderentur: ad hunc muniendum omnes a Vercingetorige evocatos.
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traduzione
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Mentre era immerso in tali pensieri, gli parve presentarsi un'occasione favorevole. Infatti, quando giunse al campo minore per ispezionare i lavori, not? che un colle, prima in mano nemica, era adesso sguarnito, mentre nei giorni precedenti lo si poteva appena scorgere, tanti erano i soldati che lo presidiavano. La cosa lo colp? e ne chiese spiegazione ai disertori, che ogni giorno arrivavano al nostro campo in gran numero. Da tutti risultava che, come Cesare gi? sapeva dagli esploratori, il dorso del colle era quasi in piano, ma stretto e pieno di vegetazione nella parte che conduceva dall'altro lato della citt?. I Galli nutrivano forti apprensioni per questo punto e sapevano bene che si sarebbero visti praticamente circondati, con ogni via d'uscita preclusa e i foraggiamenti tagliati, se i Romani, gi? padroni di un colle, avessero preso anche quest'altro. Quindi Vercingetorige aveva chiamato tutti a munire la zona.
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