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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Sogno di Scipione, 28
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originale
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(28) Cum pateat igitur aeternum id esse, quod a se ipso moveatur, quis est, qui hanc naturam animis esse tributam neget? Inanimum est enim omne, quod pulsu agitatur externo; quod autem est animal, id motu cietur interno et suo; nam haec est propria natura animi atque vis. Quae si est una ex omnibus, quae sese moveat, neque nata certe est et aeterna est.
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traduzione
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28 Siccome, quindi, risulta evidente che ? eterno ci? che si muove da
s?, chi potrebbe sostenere che questa natura non ? stata attribuita
all'anima? ? inanimato infatti tutto ci? che trae impulso da un urto
esterno; ci? che ? animato, invece, viene sospinto da un moto interiore e
proprio; tale ? infatti la natura peculiare dell'anima, la sua essenza;
se, dunque, tra tutte le cose l'anima ? l'unica a muoversi da s?,
significa certamente che non ? nata ed ? eterna.
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