[3] Sic rursum praeconis amplo boatu citatus accusator quidam senior exsurgit et ad dicendi spatium vasculo quoidam in vicem coli graciliter fistulato ac per hoc guttatim defluo infusa aqua populum sic adorat: "Neque parva res ac praecipue pacem civitatis cunctae respiciens et exemplo serio profutura tractatur, Quirites sanctissimi. Quare magis congruit sedulo singulos atque universos vos pro dignitate publica providere ne nefarius homicida tot caedium lanienam, quam cruenter exercuit, inpune commiserit. Nec me putetis privatis simultatibus instinctum odio proprio saevire. Sum namque custodiae nocturnae praefectus nec in hodiernum credo quemquam pervigilem diligentiam meam culpare posse. Rem denique ipsam et quae nocte gesta sunt cum fide proferam. Nam cum fere iam tertia vigilia scrupulosa diligentia cunctae civitatis ostiatim singula considerans circumirem, conspicio istum crudelissimum iuvenem mucrone destricto passim caedibus operantem iamque tris numero saevitia eius interemptos ante pedes ipsius spirantibus adhuc corporibus in multo sanguine palpitantes. Et ipse quidem conscientia tanti facinoris merito permotus statim profugit et in domum quandam praesidio tenebrarum elapsus perpetem noctem delituit. Sed providentia deum, quae nihil impunitum nocentibus permittit, priusquam iste clandestinis itineribus elaberetur, mane praestolatus ad gravissimum iudicii vestri sacramentum eum curavi perducere. Constanter itaque in hominem alienum ferte sententias de eo crimine quod etiam in vestrum civem severiter vindicaretis."
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E cos? per la seconda volta l'usciere a gran voce dette la parola all'accusatore. Si alz? un vecchio che dopo aver riempito, per controllare il tempo del suo discorso, un vasetto a forma di imbuto sottilissimo terminante in un forellino, attraverso cui l'acqua passava goccia a goccia, cos? parl? al popolo:
?Onorevoli cittadini, non ? una causa da poco questa che dobbiamo trattare, soprattutto perch? riguarda la sicurezza dell'intera citt? e perch? dovr? essere un esempio di severit? per tutti. Per questo ? pi? che mai necessario che voi, come singoli e come collettivit?, in nome della pubblica piet?, facciate in modo che non resti impunito uno scellerato omicida che ha compiuto a sangue freddo cos? orribile strage. Non crediate che io voglia infierire contro di lui spinto da personale risentimento o da rancori privati. Sono il comandante delle guardie notturne e nessuno pu? fino ad oggi muovere qualche addebito al mio scrupoloso servizio.
?Ma vengo subito al fatto. Vi esporr? per filo e per segno quanto ? accaduto questa notte: era circa mezza notte ed io col solito zelo faceva il giro della citt? controllando una per una ogni porta, quando a un tratto vidi questo sanguinario che con la spada in pugno seminava strage. Ne aveva gi? fatti fuori tre: erano stesi ai suoi piedi, vittime della sua ferocia, e stavano esalando l'ultimo respiro, le membra ancora palpitanti, in un lago di sangue.
?Consapevole egli stesso di aver compiuto un delitto cos? efferato e ben a ragione stravolto, costui si dette subito alla fuga e favorito dalle tenebre riusc? a riparare in una casa dove rimase nascosto per tutta la notte.
?Ma la provvidenza divina non consente ai malfattori di restare impuniti e, cos?, prima che costui potesse diventare uccel di bosco, allo spuntar del sole, io gli fui addosso, ed ora eccolo qui, davanti al vostro autorevole inappellabile giudizio. Nelle vostre mani c'? un uomo reo di tanti delitti, colto in flagrante e per giunta forestiero. Con fermezza pronunciate dunque la vostra sentenza contro questo straniero per un crimine che voi severamente punireste, anche se fosse stato commesso da un vostro concittadino.?
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