[20] "Quam vellem" [inquit] respondit illa "praestare tibi, Luci, quod cupis, sed praeter invidos mores in solitudinem semper abstrusa et omnium praesentia viduata solet huius modi secreta perficere. Sed tuum postulatum praeponam periculo meo idque observatis opportunis temporibus sedulo perficiam, modo, ut initio praefata sum, rei tantae fidem silentiumque tribue." Sic nobis garrientibus libido mutua et animos simul et membra suscitat. Omnibus abiectis amiculis hactenus denique intecti atque nudati bacchamur in Venerem, cum quidem mihi iam fatigato de propria liberalitate Photis puerile obtulit corollarium; iamque luminibus nostris vigilia marcidis infusus sopor etiam in altum diem nos attinuit.
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?Come vorrei accontentarti, Lucio mio,? rispose ?in ci? che mi chiedi; ma quella sospetta di tutto e i suoi riti misteriosi li compie nella pi? completa solitudine, lontana da ogni sguardo. Il tuo desiderio, per?, viene prima del rischio che io potrei correre e, quindi, trover? il momento opportuno per accontentarti, basta per? che tu, come ti ho raccomandato all'inizio, mantenga il pi? assoluto silenzio su questa faccenda.?
Tra una chiacchiera e l'altra, venne per? a tutti e due, una voglia matta di fare all'amore: buttammo via alla svelta, ogni indumento e, liberi e nudi, folleggiammo nelle braccia di Venere.
Quando io non ne potevo pi? Fotide, generosa com'era, volle metterci un'aggiunta: e darmi il piacere che di solito Si prendono i ragazzini.
Poi sui nostri occhi intorbiditi dalla stanchezza di quella veglia cadde un sonno profondo che ci tenne fino a giorno alto.
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