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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Apuleio
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Metamorfosi (l'asino d'oro), V, 4
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originale
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4. Finitis voluptatibus vespera suadente concedit Psyche cubitum. Iamque provecta nocte clemens quidam sonus aures eius accedit. Tunc virginitati suae pro tanta solitudine metuens et pavet et horrescit et quovis malo plus timet quod ignorat. Iamque aderat ignobilis maritus et torum inscenderat et uxorem sibi Psychen fecerat et ante lucis exortum propere discesserat. Statim voces cubiculo praestolatae novam nuptam interfectae virginitatis curant. Haec diutino tempore sic agebantur. Atque ut est natura redditum, novitas per assiduam consuetudinem delectationem ei commendarat et sonus vocis incertae solitudinis erat solacium.
Interea parentes eius indefesso luctu atque maerore consenescebant, latiusque porrecta fama sorores illae maiores cuncta cognorant propereque maestae atque lugubres deserto lare certatim ad parentum suorum conspectum adfatumque perrexerant.
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traduzione
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?Quando queste delizie cessarono, l'ora tarda invit? al sonno Psiche.
?Ma nel cuor della notte un rumore leggero le giunse all'orecchio, Ella era sola col suo pudore di vergine e trasal?, cominci? a tremare di paura, a temere l'ignoto che la circondava pi? che un pericolo reale. Ma era il suo sposo invisibile che veniva a lei che entrava nel suo letto e la possedeva, e che prima dell'alba s'era gi? dileguato.
?Accorsero allora prontamente le voci che vigilavano nella stanza e porsero alla novella sposa le loro cure per la violata verginit?.
?Questo si ripet? per molto tempo e come di solito accade l'abitudine fin? col rendere piacevole a Psiche questa sua nuova esistenza e il suono di quelle voci misteriose col consolare la sua solitudine.
?Nel frattempo i suoi genitori invecchiavano in un dolore e in un lutto inconsolabili. La fama di quanto era accaduto s'era sparsa in lungo e in largo e anche le sorelle maggiori erano venute a sapere ogni cosa.
?Tristi e angosciate, esse avevano lasciate le loro case e in fretta e furia erano corse a consolare i loro genitori.
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