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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Apuleio
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Metamorfosi (l'asino d'oro), V, 11
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originale
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11. Placet pro bono duabus malis malum consilium totisque illis tam pretiosis muneribus absconditis comam trahentes et proinde ut merebantur ora lacerantes simulatos redintegrant fletus. Ac sic parentes quoque redulcerato prorsum dolore raptim deterrentes vesania turgidae domus suas contendunt dolum scelestum immo vero parricidium struentes contra sororem insontem.
Interea Psychen maritus ille quem nescit rursum suis illis nocturnis sermonibus sic commonet: "Videsne quantum tibi periculum? Velitatur Fortuna eminus, ac nisi longe firmiter praecaves mox comminus congredietur. Perfidae lupulae magnis conatibus nefarias insidias tibi comparant, quarum summa est ut te suadeant meos explorare vultus, quos, ut tibi saepe praedixi, non videbis si videris. Ergo igitur si posthac pessimae illae lamiae noxiis animis armatae venerint ? venient autem, scio ? neque omnino sermonem conferas, et si id tolerare pro genuina simplicitate proque animi tui teneritudine non potueris, certe de marito nil quicquam vel audias vel respondeas. Nam et familiam nostram iam propagabimus et hic adhuc infantilis uterus gestat nobis infantem alium, si texeris nostra secreta silentio, divinum, si profanaveris, mortalem."
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traduzione
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?Questa malvagia risoluzione parve buona alle perfide sorelle che, nascosti tutti quei doni cos? preziosi, cominciarono a strapparsi le chiome, a graffiarsi il viso (se lo sarebbero meritato) e a versare false lacrime.
?Poi, gonfie di rabbia, dopo aver rinnovato il dolore nei loro genitori sbigottiti, di furia, fecero ritorno alle loro case per macchinare un inganno scellerato, anzi un vero e proprio delitto nei riguardi della sorella in nocente.
?Intanto il misterioso sposo ripeteva a Psiche i soliti avvertimenti nei suoi colloqui notturni: Ma non vedi quale pericolo ti sovrasta? La sventura, per ora, ti minaccia da lontano ma se tu non prendi tutte le precauzioni essa presto ti piomber? addosso Quelle perfide bagasce stanno architettando contro di te una trappola infame, come quella di persuaderti innanzitutto a scoprire il mio aspetto e tu sai, invece, perch? te l'ho ripetuto pi? volte, che se mi vedi poi non potrai pi? vedermi. Quindi se quelle perfide streghe torneranno da te con cattive intenzioni, e senz'altro torneranno, lo so, non parlare con loro e se questo per il tuo carattere semplice e i1 tuo buon cuore proprio non ti sar? possibile, almeno non ascoltare e non dire una parola che riguardi tuo marito.
?'Presto non saremo pi? in due perch? questo tuo grembo, fino a ieri ancora di bambina, porta gi? in s?, per noi, una creatura: un dio se tu saprai custodire il nostro segreto, un essere mortale se, invece, lo violerai.'
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