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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VI, 31
 
originale
 
31. Ac dum avida voracitate cuncta contruncant, iam incipiunt de nostra poena suaque vindicta secum considerare. Et utpote in coetu turbulento variae fuere sententiae, ut primus vivam cremari censeret puellam, secundus bestiis obici suaderet, tertius patibulo suffigi iuberet, quartus tormentis excarnificari praeciperet; certe calculo cunctorum utcumque mors ei fuerat destinata. Tunc unus, omnium sedato tumultu, placido sermone sic orsus est: "Nec sectae collegii nec mansuetudini singulorum ac ne meae quidem modestiae congruit pati vos ultra modum delictique saevire terminum nec feras nec cruces nec ignes nec tormenta ac ne mortis quidem maturatae festinas tenebras accersere. Meis itaque consiliis auscultantes vitam puellae, sed quam meretur, largimini. Nec vos memoria deseruit utique quid iam dudum decreveritis de isto asino semper pigro quidem sed manducone summo nunc etiam mendaci fictae debilitatis et virginalis fugae sequestro ministroque. Hunc igitur iugulare crastino placeat totisque vacuefacto praecordiis per mediam alvum nudam virginem, quam praetulit nobis, insuere, ut sola facie praeminente ceterum corpus puellae nexu ferino coerceat, tunc super aliquod saxum scruposum insiciatum et fartilem asinum exponere et solis ardentis vaporibus tradere.
 
traduzione
 
E mentre s'ingozzavano con voracit? di tutto quello che capitava loro sotto i denti, cominciarono a discutere della pena da infliggerci e del modo come vendicarsi di noi. Ma, come capita in una riunione tumultuosa, i pareri erano diversi: uno affermava che la ragazza dovesse essere bruciata viva, un altro riteneva che era meglio gettarla in pasto alle belve, un terzo pretendeva che bisognasse inchiodarla a una croce, un quarto, infine, suggeriva che la si facesse morire fra le torture. Comunque tutti concordarono per la pena di morte. Uno dei briganti, per?, fatto cessare tutto quello schiamazzo, con voce tranquilla cominci?: ?? contrario ai principi della nostra banda, tanto pi? alla vostra mitezza d'animo e alla mia personale moderazione infierire oltre i limiti e pi? di quanto comporti la colpa; quindi niente belve o croce o fuoco o torture e neppure una morte sbrigativa. Se volete darmi retta lasciate vivere la ragazza ma nel modo che si merita. Non vi sarete mica scordati quello che poco fa avevate deciso per quest'asino sempre pigro ma formidabile mangione e anche impostore, per giunta, che finge di non farcela pi? e intanto fa fuggire la ragazza e diventa suo complice. ?Dunque, domani s'ha da scannarlo. Lo vuotiamo delle interiora e dentro gli cuciamo, tutta nuda, la ragazza che lui ha preferito a noi, in modo per? che soltanto la testa sporga fuori, mentre tutto il resto del corpo resti stretto dentro la bestia come in una prigione. ?Poi metteremo l'asino cos? riempito e farcito su un pietrone e l? lo lasceremo arrostire al sole ardente.
 

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