5. Et nos quidem cuncti pavore deterriti et alioquin innoxiis venationibus consueti, tunc etiam inermes atque inmuniti tegumentis frondis vel arboribus latenter abscondimus, Thrasyllus vero nactus fraudium opportunum decipulum sic Tlepolemum captiose compellat: "Quid stupore confusi vel etiam cassa formidine similes humilitati servorum istorum vel in modum pavoris feminei deiecti tam opimam praedam mediis manibus amittimus? Quin equos inscendimus? Quin ocius indipiscimur? En cape venabulum et ego sumo lanceam." Nec tantillum morati protinus insiliunt equos ex summo studio bestiam insequentes. Nec tamen illa genuini vigoris oblita retorquet impetum et incendio feritatis ardescens dentium compulsu quem primum insiliat cunctabunda rimatur. Sed prior Tlepolemus iaculum quod gerebat insuper dorsum bestiae contorsit. At Thrasyllus ferae quidem pepercit, set equi quo vehebatur Tlepolemus postremos poplites lancea feriens amputat. Quadrupes reccidens, qua sanguis effluxerat, toto tergo supinatus invitus dominum suum devolvit ad terram. Nec diu, sed eum furens aper invadit iacentem ac primo lacinias eius, mox ipsum resurgentem multo dente laniavit. Nec coepti nefarii bonum piguit amicum vel suae saevitiae litatum saltem tanto periculo cernens potuit expleri, sed percito atque plagoso ac frustra vulnera contegenti suumque auxilium miseriter roganti per femus dexterum dimisit lanceam tanto ille quidem fidentius quanto crederet ferri vulnera similia futura prosectu dentium. Nec non tamen ipsam quoque bestiam facili manu transadigit.
|
?Noialtri, presi da un grande spavento, abituati com'eravamo a cacciare soltanto animali innocui e trovandoci indifesi e disarmati, andammo tutti a nasconderci nel folto dei cespugli e sugli alberi. Trasillo, invece, cogliendo l'occasione propizia per il suo tranello, astutamente cominci? a provocare Tlepolemo: 'Ma che ci succede? Siamo proprio anche noi spaventati a tal punto da restarcene imbambolati come questi servi vigliacchi, o tutti tremanti come femminette, e intanto ci lasciamo sfuggire questa bellissima bestia? Che aspettiamo a saltare a cavallo e, in un attimo, a raggiungerla? Al?, prendi uno spiedo, io una lancia' e, senza attendere oltre, balzarono a cavallo e si lanciarono all'inseguimento della fiera; la quale, non ignorando la sua forza, fece un improvviso dietro front e, tutta fremente di ferocia, arrotando le zanne, raccolse il suo impeto contro di loro, esitando un attimo come per scegliere chi dei due dovesse caricare per primo. Tlepolemo, prevenendola, le scagli? nelle reni il suo spiedo ma Trasillo, invece di colpirla a sua volta, con un colpo di lancia tronc? i garretti posteriori del cavallo di Tlepolemo che, arrovesciandosi indietro nel proprio sangue, senza volerlo, trascin? nella caduta il suo cavaliere.
?Fu un attimo: il cinghiale, vedendo il giovane a terra, gli fu addosso furibondo e mentre egli tentava d? rialzarsi, con ripetute zannate, gli lacer? le vesti e le carni.
?Quel buon amico di Trasillo certo non si pent? del suo crimine, anzi non si ritenne nemmeno del tutto soddisfatto vedendo l'altro in cos? gran pericolo, vittima sacrificata alla sua crudelt?, e cos?, mentre Tlepolemo, trafitto ormai da ogni parte, cercava invano di proteggersi dai colpi e gli implorava disperatamente aiuto, quello, freddamente, gli piant? la lancia nella coscia destra, sicurissimo che la ferita della sua arma sarebbe stata del tutto simile alle altre provocate dai denti dell'animale. Infine, con un colpo ben assestato, trafisse anche la fiera.
|