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Progetto
Ovidio - database
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Apuleio
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Metamorfosi (l'asino d'oro), IX, 10
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originale
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10. Nec defuit qui manu super dorsum meum iniecta in ipso deae, quam gerebam, gremio scrutatus reperiret atque incoram omnium aureum depromeret cantharum. nec isto saltem tam nefario scelere impuratissima illa capita confutari terrerive potuere, sed mendoso risu cavillantes: "En" inquiunt "indignae rei scaevitatem! Quam plerumque insontes periclitantur homines! Propter unicum caliculum, quem deum mater sorori suae deae Syriae hospitale munus optulit, ut noxius religionis antistites ad discrimen vocari capitis."
Haec et alias similis afannas frustra blaterantis eos retrorsus abducunt pagani statimque vinctos in Tullianum conpingunt cantharoque et ipso simulacro quod gerebam apud fani donarium redditis ac consecratis altera die productum me rursum voce praeconis venui subiciunt, septemque nummis carius quam prius me comparaverat Philebus quidam pistor de proximo castello praestinavit, protinusque frumento etiam coempto adfatim onustum per inter arduum scrupis et cuiusce modi stirpibus infestum ad pistrinum quod exercebat perducit.
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traduzione
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Uno mi mise le mani addosso e frugando ben bene nella veste della stessa dea, tir? fuori, davanti a tutti, la coppa d'oro.
Ma nemmeno dinanzi all'evidenza della loro empiet? quegli svergognati si intimorirono o provaron vergogna, anzi con un risolino di circostanza se ne uscirono con una battuta: ?Ma guardate che infamia! Succede sempre cos?: a rimetterci sono le persone per bene. Per un piccolo calicino che la madre degli dei ha offerto a sua sorella Siria come dono d'ospitalit?, ecco che si trattano i ministri del culto come dei malfattori e li si accusa di delitto capitale!?
Ma inutilmente essi continuarono a ripetere panzane di questo genere: gli abitanti del paese se li trascinarono dietro, e, ben legati, li gettarono in carcere. Poi riconsacrarono la coppa e anche la statua che trasportavo e le restituirono al tesoro del tempio; il giorno dopo mi presero e mi portarono al mercato dove mi vendettero all'asta.
Mi comper? il mugnaio del vicino villaggio, pagando sette sesterzi in pi? di quelli che aveva sborsati Filebo e poich? aveva acquistato anche del grano, quello subito mi caric? a dovere e per una strada tutta sassi e sterpi mi spinse fino al suo mulino.
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