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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), IX, 23
 
originale
 
23. Sed ut primum occursoriam potionem et inchoatum gustum extremis labiis contingebat adulescens, multo celerius opinione rediens maritus adventat. Tunc uxor egregia diras devotiones in eum deprecata et crurum ei fragium amborum ominata, exsangui formidine trepidantem adulterum alveo ligneo, quo frumenta contusa purgari consuerant, temere propter iacenti suppositum abscondit, ingenitaque astutia dissimulato tanto flagitio, intrepidum mentita vultum, percontatur de marito cur utique contubernalis artissimi deserta cenula praematurus adforet. At ille dolenti prorsum animo suspirans adsidue: "Nefarium" inquit "et extremum facinus perditae feminae tolerare nequiens fuga me proripui. Hem qualis, dii boni, matrona, quam fida quamque sobria turpissimo se dedecore foedavit! Iuro per istam ego sanctam Cererem me nunc etiam meis oculis de tali muliere minus credere." Hic instincta verbis mariti audacissima uxor noscendae rei cupiens non cessat optundere, totam prorsus a principio fabulam promeret. Nec destitit, donec eius voluntati succubuit maritus et sic, ignarus suorum, domus alienae percenset infortunium:
 
traduzione
 
Ma il ragazzo aveva appena assaggiato in punta di labbra il vino che rientr? il marito molto prima del previsto. La buona moglie sacramentando e mandandogli le peggiori maledizioni, nonch? l'augurio di fracassarsi le gambe, corse a nascondere il giovane, tutto tremante e morto di paura, sotto un recipiente di legno nel quale venivano conservate le granaglie prima della cernita e che per caso si trovava a portata di mano poi, dissimulando quell'infamia con l'astuzia che le era propria e assumendo un atteggiamento disinvolto, chiese al marito come mai avesse rinunziato alla cena di quel suo caro amico e perch? fosse ritornato a casa cos? presto. ?Son venuto via di corsa,? le fece lui sospirando e con un'espressione desolata, ?perch? non ne potevo pi? della condotta sfacciata di quella scellerata di sua moglie. Santi numi, come ? possibile! Una madre di famiglia come lei, cos? onesta e virtuosa, andarsi a cacciare tanto in basso! Ti giuro su questa sacrosanta Cerere che io non riesco ancora a credere ai miei occhi.? Incuriosita dalle parole del marito, quella sfacciata, desiderosa di sapere il fatto, cominci? a tormentarlo perch? le rivelasse tutta la storia, dal principio, e non la smise fino a quando quel poveretto non cedette alla sua volont? e, ignaro dei propri guai, non prese a raccontarle quelli degli altri.
 

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