Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Apuleio
|
Metamorfosi (l'asino d'oro), IX, 25
|
|
originale
|
|
25. Atque ut primum e regione mulieris pone tergum eius maritus acceperat sonum sternutationis ? quod enim putaret ab ea profectum ? solito sermone salutem ei fuerat imprecatus et iterato rursum et frequentato saepius, donec rei nimietate commotus quod res erat tandem suspicatur. Et impulsa mensa protenus remotaque cavea producit hominem crebros anhelitus aegre reflantem inflammatusque indignatione contumeliae, gladium flagitans, iugulare moriturum gestiebat, ni respecto communi periculo vix eum ab impetu furioso cohibuissem adseverans brevi absque noxa nostri suapte inimicum eius violentia sulpuris periturum. Nec suadela mea, sed ipsius rei necessitate lenitus, quippe iam semivivum, illum in proximum deportat angiportum. Tum uxorem eius tacite suasi ac denique persuasi, secederet paululum atque ultra limen tabernae ad quampiam tantisper (deverteret) familiarem sibi mulierem, quoad spatio fervens mariti sedaretur animus, qui tanto calore tantaque rabie perculsus non erat dubius aliquid etiam de re suaque coniuge tristius profecto cogitare. Talium contubernalis epularum taedio fugatus larem reveni meum."
|
|
traduzione
|
|
?Quando il marito sent? il primo sternuto, siccome veniva dalla parte della moglie, dalle sue spalle, credette che fosse stata lei e cos? le rivolse il solito 'salve'; ma quando ce ne fu un secondo, un terzo e poi altri ancora, sorpreso che la cosa si ripetesse con tanta frequenza, fin? per sospettare quel che c'era sotto e dato uno spintone alla tavola, sollev? la cesta e ti scopr? un uomo boccheggiante e semiasfissiato.
?Furente per l'ingiuria patita cominci? a gridare che gli dessero una spada, a scalmanarsi che voleva scannarlo, quando quel poveretto stava per conto suo tirando le cuoia.
?Allora io, vedendo che le cose si mettevano male per tutti, cercai un po' di calmargli quella furia omicida facendogli osservare che il suo rivale, di l? a poco, sarebbe morto lo stesso, avvelenato dallo zolfo, e che perci? non valeva la pena andarci di mezzo anche noi.
?Infatti si calm? ma pi? che per il mio consiglio per l'evidenza della situazione: quel poveretto, effettivamente, era pi? morto che vivo e cos? lo and? a buttare nel vicolo accanto.
?Nel frattempo io suggerii a sua moglie in un orecchio di sparire per un po' e la persuasi di andare ad alloggiare da qualche sua amica, almeno fino a quando suo marito non si fosse calmato: infuriato e stravolto com'era, non escludevo affatto che potesse commettere qualche grosso sproposito contro se stesso e sua moglie.
?Per? che nausea quella cena e cos? me la sono svignata e sono tornato a casa.?
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|