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Progetto
Ovidio - database
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Apuleio
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Metamorfosi (l'asino d'oro), X, 15
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originale
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15. His et similibus altercati conviciis deierantur utrique nullam se prorsus fraudem, nullam denique subreptionem factitasse, sed plane debere cunctis artibus communis dispendii latronem inquiri; nam neque asinum, qui solus interesset, talibus cibis adfici posse, et tamen cotidie partis electiles comparere nusquam, nec utique cellulam suam tam immanes involare muscas, ut olim Harpyiae fuere, quae diripiebant Phineias dapes. Interea liberalibus cenis inescatus et humanis adfatim cibis saginatus corpus obesa pinguitie compleveram, corium arvina suculenta molliveram, pilum liberali nitore nutriverat. Sed iste corporis mei decor pudori peperit grande dedecus. Insolita namque tergoris vastitate commoti, faenum prorsus intactum cotidie remanere cernentes, iam totis ad me dirigunt animos. Et hora consueta velut balneas petituri clausis ex more foribus per quandam modicam cavernam rimantur me passim expositis epulis inhaerentem. Nec ulla cura iam damni sui habita mirati monstruosas asini delicias risu maximo dirumpuntur vocatoque uno et altero ac dein pluribus conservis gulam. Tantum denique ac tam liberatis cachinnus cunctos invaserat, ut ad aures quoque praetereuntis perveniret domini.
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traduzione
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E seguitarono a querelarsi finch? non giurarono entrambi di non aver commesso alcuna frode, di non aver mai sottratto nulla e, quindi, che bisognasse a tutti i costi cercare il ladro che li derubava.
L'unico che restava in casa, dicevano era l'asino ma a questo non piacevano certi cibi; eppure, ogni giorno, scompariva la roba migliore e le mosche che bazzicavano in quella stanza mica eran grosse come le Arpie che razziavano i cibi a Fineo.
Intanto io, preso per la gola da tutte quelle ghiottonerie e continuando a rimpinzarmi con quei cibi destinati agli uomini, avevo messo su un bel po' di ciccia; la pelle era diventata grassa e morbida e anche il pelo s'era fatto tutto lucente. Ma fu proprio il bell'aspetto fisico a procurarmi una grossa mortificazione. Infatti, quando i due si accorsero che io continuavo ad ingrassare e che d'altra parte il fieno restava sempre l? intatto, cominciarono ad appuntar su di me i loro sospetti e un giorno, facendo finta di andare ai bagni come al solito, mi chiusero dentro ma si misero a spiare da una fessura della porta e videro che io m'ero gi? buttato a piene ganasce su quelle vivande l? a disposizione.
Lo stupore nel vedere un asino che si dava a quegli strani piaceri fece loro passar di mente tutto il danno subito e, scoppiando in una gran risata, chiamarono ad uno ad uno tutti i compagni perch? anch'essi vedessero una cosa incredibile: a che punto arrivava la golosit? di uno sciocco animale.
E allora tali e tante furono le risate, che giunsero fino alle orecchie del padrone che si trovava a passare da quelle parti.
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