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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), XI, 29
 
originale
 
29. Et ecce post pauculum tempus inopinatis et usquequaque mirificis imperiis deum rursus interpellor et cogor tertiam quoque teletam sustinere. Nec levi cura sollicitus, sed oppido suspensus animi mecum ipse cogitationes exercitius agitabam, quorsus nova haec et inaudita se caelestium porrigeret intentio, quid subsicivum, quamvis iteratae iam, traditioni remansisset: "Nimirum perperam vel minus plene consuluerunt in me sacerdos uterque"; et hercules iam de fide quoque eorum opinari coeptabam sequius. Quo me cogitationis aestu fluctuantem ad instar insaniae percitum sic instruxit nocturna divinatione clemens imago: "Nihil est" inquit "quod numerosa serie religionis, quasi quicquam sit prius omissum terreare. Quin adsidua ista numinum dignatione laetus capesse gaudium et potius exsulta ter futurus, quod alii vel semel vix conceditur, teque de isto numero merito praesume semper beatum. Ceterum futura tibi sacrorum traditio pernecessaria est, si tecum nunc saltem reputaveris exuvias deae, quos in provincia sumpsisti, in eodem fano depositas perseverare nec te Romae diebus sollemnibus vel supplicare iis vel, cum praeceptum fuerit, felici illo amictu illustrari posse. Quid felix itaque ac faustum salutareque sit, animo gaudiali rursum sacris initiare deis magnis auctoribus."
 
traduzione
 
Dopo un po', per?, di nuovo, gli dei mi chiamarono e, con ammonimenti inaspettati che veramente mi fecero trasecolare, mi dissero che io dovevo sottopormi a una terza iniziazione. Ero molto preoccupato e con l'animo tutto agitato facevo mille supposizioni e mi chiedevo che cosa volesse dire questa inattesa e strana insistenza degli dei e che cosa mancasse mai alla mia iniziazione dopo tutto ripetuta due volte. ?Sta a vedere,? pensavo, ?che i due sacerdoti han fatto qualche sbaglio o si son dimenticati di qualcosa,? e, perdio, cominciai proprio a pensar male di loro. Ero tutto sconvolto in questa ridda di pensieri che mi sembrava quasi di impazzire, quando una notte la dolce immagine del dio cos? mi spieg?: ?Non c'? alcuna ragione perch? tu debba spaventarti di queste numerose consacrazioni, quasi come se finora fosse stata sempre dimenticata qualcosa. Anzi devi star su col morale e rallegrarti del continuo favore che ti dimostrano gli dei, devi esultare che a te viene concesso tre volte ci? che agli altri ? accordato una volta soltanto; se pensi, poi, a questo numero puoi proprio credere che sarai felice. ?D'altronde questa nuova consacrazione t'? assolutamente necessaria se soltanto consideri che le sacre vesti della dea che tu indossasti in provincia sono depositate laggi? nel tempio e che qui a Roma tu quindi non puoi con quelle celebrare gli uffici divini nei giorni di festa n? ben comparire con quei felici paramenti quando ci? ? prescritto. ?Con animo gioioso, dunque, e col favore dei grandi dei, iniziati di nuovo ai sacri misteri perch? tu possa essere felice e avere prosperit? e bene.?
 

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