LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Apuleio
Della magia, 8
 
originale
 
[8] uelim igitur censor meus Aemilianus respondeat, unquamne ipse soleat pedes lauare; uel, si id non negat, contendat maiorem curam munditiarum pedibus quam dentibus inpertiendam. plane quidem, si quis ita ut tu, Aemiliane, nunquam ferme os suum nisi maledictis et calumniis aperiat, censeo ne ulla cura os percolat neque ille exotico puluere dentis emaculet, quos iustius carbone de rogo obteruerit, neque saltem communi aqua perluat: quin ei nocens lingua mendaciorum et amaritudinum praeministra semper in fetutinis et olenticetis suis iaceat. nam quae malum ratio est linguam mundam et laetam, uocem contra spurcam et tetram possidere, uiperae ritu niueo denticulo atrum uenenum inspirare? ceterum qui sese sciat [o]rationem prompturum neque inutilem neque iniucundam, eius merito os, ut bono potui poculum, praelauitur. et quid ego de homine nato diutius? belua immanis, crocodillus ille qui in Nilo gignitur, ea quoque, ut comperior, purgandos sibi dentis innoxio hiatu praebet. nam quod est ore amplo, set elingui et plerumque in aqua recluso, multae hiru[n]dines dentibus implectuntur; eas illi, cum egressus in praeripia fluminis hiauit, una ex auibus fluuialibus amica auis iniecto rostro sine noxae periculo exculpit.
 
traduzione
 
Io vorrei pertanto che il mio censore Emiliano mi rispondesse se egli usi qualche volta lavarsi i piedi o, se egli lo afferma, che mi dimostri come mai sia pi? da curarsi la pulizia dei piedi che quella dei denti. Certamente, se qualcuno come te, Emiliano, apre soltanto la bocca per maledire e calunniare, credo bene che egli non curi n? di pulirsi la bocca n? di nettarsi con una polvere esotica i denti - che per lui sarebbe pi? giusto strofinare con carbone di forno crematorio - e neppure di sciacquarli con acqua comune: ma piuttosto la sua lingua malefica, dispensiera di menzogne e di amarezze, si appesti sempre nel suo letamaio. Infatti, ahim?, perch? mai una lingua pulita e bella dovrebbe possedere una voce brutta e sporca e a modo di vipera col piccolo niveo dente stillare il nero veleno? Di chi si accinge ad esporre pensieri n? disutili n? sgradevoli ? giusto che sia ben forbita la bocca, come la tazza per una buona bevanda. Ma a che parlare pi? a lungo dell'essere umano? Una bestiaccia feroce, il coccodrillo che nasce nel Nilo, anch'esso, a quanto ho appreso, sporge senza far male la enorme gola per farsi pulire i denti; infatti poich? ha una bocca ampia ma priva di lingua, che schiude solitamente nell'acqua, molte sanguisughe gli si attaccano ai denti; e quando, arrivato al battito del fiume, ha spalancato la bocca, uno degli uccelli fluviali, compiacente uccello, ficcato dentro il beccuccio, senza pericolo alcuno, gliele cava fuori.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons