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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Apuleio
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Della magia, 24
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originale
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[24] De patria mea uero, quod eam sitam Numidiae et Gaetuliae in ipso confinio mei[s] scriptis ostendistis, quibus memet professus sum, cum Lolliano Auito c. u. praesente publice dissererem, Seminumidam et Semigaetulum, non uideo quid mihi sit in ea re pudendum, haud minus quam Cyro maiori, quod genere mixto fuit Semimedus ac Semipersa. non enim ubi prognatus, sed ut moratus quisque sit spectandum, nec qua regione, sed qua ratione uitam uiuere inierit, considerandum est. holitori et cauponi merito est concessum holus et uinum ex nobilitate soli commendare, uinum Thasium, holus Phliasium; quippe illa terrae alumna multum ad meliorem saporem iuuerit et regio fecunda et caelum pluuium et uentus clemens et sol apricus et solum sucidum. enimuero animo hominis extrinsecus in hospitium corporis immigranti quid ex istis addi uel minui ad uirtutem uel malitiam potest? quando non in omnibus gentibus uaria ingenia prouenere, quanquam uideantur quaedam stultitia uel sollertia insigniores? apud socordissimos Scythas Anacharsis sapiens natus est, apud Athenienses catos Meletides fatuus. nec hoc eo dixi, quo me patriae meae paeniteret, etsi adhuc Syfacis oppidum essemus. quo tamen uicto ad Masinissam regem munere populi R. concessimus ac deinceps ueteranorum militum nouo conditu[s] splendidissima colonia sumus, in qua colonia patrem habui loco principis IIuiralem cunctis honoribus perfunctum; cuius ego locum in illa re p., exinde ut participare curiam coepi, nequaquam degener pari, spero, honore et existimatione tueor. cur ergo illa protuli? ut mihi tu, Aemiliane, minus posthac suscenseas, potiusque ut ueniam inpertias, si per neglegentiam forte non elegi illud tuum Atticum Zarat, ut in eo nascerer.
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traduzione
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Quanto alla patria mia, che essa ? posta proprio sul confine della Numidia e della Getulia, risulta, come avete mostrato, dai miei discorsi scritti; infatti in una pubblica conferenza, alla presenza del chiarissimo Lolliano Avito, mi dichiarai seminumida e semigetulo; ma io non vedo che cosa ci sia in questo di vergognoso per me come per Ciro il grande, il quale fu di genere misto, semimedo e semipersiano. Non infatti dove uno ? nato, ma come ? costumato bisogna osservare: e considerare non il luogo di nascita ma il modo di comportarsi nella vita. L'ortolano e il bettoliere a buon diritto vantano gli ortaggi e il vino secondo la nobilt? del suolo da cui provengono: vino di Tasos, legumi di Fliunte: giacch? a quei prodotti della terra d? un miglior sapore la fertilit? della contrada, l'umidit? del clima, la mitezza del vento, l'abbondanza di sole, la grassezza del terreno. Ma all'anima umana, che viene a immigrare straniera nell'ospizio del corpo, quale di codeste cose accessorie potrebbe accrescere o diminuire la virt? o il vizio? E varii ingegni non sono sempre apparsi in tutti i paesi, anche in quelli pi? famosi per ottusit? o per intelligenza? Presso gli Sciti, ottusissima gente, nacque il sapiente Anacarsi; in Atene, la citt? dello spirito, Meletide l'idiota. Non ho detto questo perch? io abbia vergogna della mia patria, se pur fossimo ancora dominio di Siface: ma cos? non fu: ch? dopo la sua sconfitta passammo per favore del popolo Romano alla signoria di Massinissa e poi con nuovo ordinamento divenimmo splendidissima colonia di veterani. In questa colonia mio padre tenne l'alta carica di duumviro, dopo esser passato per tutti i gradi: e la paterna dignit?, fin da quando ebbi parte nella vita pubblica, senza mai degenerare, ho sempre mantenuto, spero, con uguale stima ed onore. Perch? ho detto queste cose? Perch? tu, Emiliano, da ora in poi sia meno sdegnato con me ed anzi mi impartisca il perdono, se mi sono per avventura scordato di scegliere a luogo di nascita quella tua attica Zaratha.
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