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Apuleio
Della magia, 38
 
originale
 
[38] Audisti, Maxime, quorum pleraque scilicet legeras apud antiquos philosophorum. et memento de solis piscibus haec uolumina a me conscripta, qui eorum coitu progignantur, qui ex limo coalescant, quotiens et quid anni cuiusque eorum generis feminae subent[ant], mares suriant, quibus membris et causis discrerit natura uiuiparos eorum et ouiparos -- ita enim Latine appello quae Graeci [??]-- et, ne [o]perose animalium genitum pergam, deinde de differentia et uictu et membris et aetatibus ceterisque plurimis scitu quidem necessariis, sed in iudicio alienis. pauca etiam de Latinis scribtis meis ad eandem peritiam pertinentibus legi iubebo, in quibus animaduertes cum me[morabiles res et] cognitu raras, tum nomina etiam Romanis inusitata et in hodiernum quod sciam infecta, ea tamen nomina labore meo et studio ita de Graecis prouenire, ut tamen Latina moneta percussa sint. uel dicant nobis, Aemiliane, patroni tui, ubi legerint Latine haec pronuntiata uocabula. de solis aquatilibus dicam nec cetera animalia nisi in communibus differentis attingam. ausculta igitur quae dicam. iam me clamabis magica nomina Aegyptio uel Babylonico ritu percensere: [??]-- possum etiam pergere; sed non est operae in istis diem terere, ut sit mihi tempus adgredi ad cetera. haec interim quae dixi pauca recita Latine a me enuntiata. --
 
traduzione
 
Molte di queste cose che hai udite, Massimo, avevi naturalmente lette nei libri degli antichi filosofi. Nota che questi miei volumi trattano dei soli pesci, quali di essi siano generati per via di accoppiamento, quali crescano su dal fondo limaccioso, quante volte e in quale epoca dell'anno le femmine e i maschi di ciascuna specie vadano in caldo, per quali disposizioni di membri e per quali cause la natura abbia distinto i vivipari e gli ovipari - cos? traduco in latino i vocaboli greci zoot?ca e oot?ca - e, per non infastidirvi ancora con le geniture animali, quali sono le loro differenze, i costumi, la struttura del corpo, la durata della vita e tantissime altre questioni necessarie alla scienza, ma estranee affatto in un processo giudiziario. Rispetto alle medesime nozioni, far? leggere qualche passo delle mie opere latine in cui osserverai altre particolarit? poco note, nomi ancora fuori d'uso presso i Romani e fin'oggi, ch'io mi sappia, non creati; nomi i quali merc? lo studio e l'opera mia sono bens? derivati dai Greci, ma di puro conio latino. Se no, dicano i tuoi avvocati, Emiliano, dove hanno letto in lingua latina le parole che sto per pronunciare. Parler? dei soli acquatici, n? far? cenno degli altri animali salvo quando abbiano caratteri comuni. Ascolta ci? che dir?. Adesso tu griderai che faccio una rassegna di parole magiche secondo il rituale egiziano o babilonese: Sel?cheia, mal?keia, malak?straka, chondr?kantha, ostrak?derma, karchar?donta, anf?bia, lepidot?, folidot?, derm?ptera, stegan?poda, mon?re, sunagelastik?. Potrei continuare ancora, ma non possiamo consumare la giornata in queste cose, e ho bisogno di tempo per passare al resto. Leggi intanto come io abbia reso in latino quei pochi vocaboli che ho test? citati. (Manca tale elenco nel testo latino.)
 

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