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Ovidio


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autore
brano
 
Apuleio
Della magia, 84
 
originale
 
[84] Ad litteras Pudentillae prouocastis: litteris uinco, quarum si uultis extremam quoque clausulam audire, non inuidebo. dic tu, quibus uerbis epistulam finierit mulier obcantata, uecors, amens, amans: [?.] etiamne amplius? reclamat uobis Pudentilla et sanitatem suam a uestris calumniis quodam praeconio uindicat nubendi autem seu rationem seu necessitatem fato adscribit, a quo multum magia remota est uel potius omnino sublata. quae enim relinquitur uis cantaminibus et ueneficiis, si fatum rei cuiusque ueluti uiolentissimus torrens neque retineri potest neque impelli? igitur hac sententia sua Pudentilla non modo me magum, sed omnino esse magiam negauit. bene, quod integras epistolas matris Pontianus ex more adseruauit; bene, quod uos festinatio iudicii anteuortit, ne quid in istis litteris ex otio nouaretis. tuum hoc, Maxime, tuaeque prouidentiae beneficium est, quod a principio intellectas calumnias, ne corroborarentur tempore, praecipitasti et nulla[m] impertita mora subneruiasti. finge nunc aliquid matrem filio secretis litteris de amore, uti adsolet, confessam. hocine uerum fuit, Rufine, hoc non dico pium, sed saltem humanum, prouulgari eas litteras et potissimum fili praeconio puplicari? sed sum[ne] ego insci[t]us, qui postulo, ut alienum pudorem conserues qui tuum perdideris?
 
traduzione
 
Vi siete appellati alla lettera di Pudentilla; la lettera mi d? la vittoria. Se volete ascoltare anche le ultime parole della chiusa, sar? ben contento. (Al segretario.) Di' tu con quali parole finiva la sua lettera questa donna incantata, insensata, demente, amante: ?Io non sono n? stregata, n? innamorata: il destino...? (Si rivolge agli avversari.) Ne volete ancora di pi?? Grida contro di voi Pudentilla e la sua assennatezza rivendica solennemente contro le vostre calunnie; sia la ragione, sia la necessit? del matrimonio essa rivendica al destino, il quale non ha rapporti con la magia, anzi, pi? esattamente, la sopprime. Infatti, quale potenza rimane agli incantesimi e ai malefici se il destino di ogni cosa, come impetuosissimo torrente, non pu? essere n? fermato n? sospinto? Con questa frase Pudentilla neg? non solo che io sia un mago, ma addirittura che esista la magia. ? bene che Ponziano abbia avuto l'abitudine di conservare intatte le lettere materne: ? bene che la fretta di questo processo vi abbia tolto il tempo necessario per fare qualche mutazione in questa lettera qui. ? beneficio tuo, Massimo, e della tua previdenza se, subodorata fin da principio la calunnia, perch? col tempo non prendesse forza, la portasti subito in giudizio e senza indugio l'hai stroncata. Ora supponi che la madre abbia confessato al figlio, come suole avvenire in una lettera confidenziale, qualcosa intorno a un suo amore. Sarebbe stato giusto, Rufino, sarebbe stato non dico rispettoso, ma almeno umano, divulgare questa lettera e farne del figlio il banditore? Ma sono davvero un ingenuo io che chiedo ti faccia custode dell'altrui pudore, tu che hai perduto il tuo.
 

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