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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Petronio
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Satiricon, 11
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originale
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[XI] Postquam lustravi oculis totam urbem, in cellulam redii, osculisque tandem bona fide exactis alligo artissimis complexibus puerum, fruorque votis usque ad invidiam felicibus. Nec adhuc quidem omnia erant facta, cum Ascyltos furtim se foribus admovit, discussisque fortissime claustris invenit me cum fratre ludentem. Risu itaque plausuque cellulam implevit, opertum me amiculo evoluit et: "Quid agebas, inquit, frater sanctissime? Quid? Vesticontubernium facis?" Nec se solum intra verba continuit, sed lorum de pera soluit et me coepit non perfunctorie verberare, adiectis etiam petulantibus dictis: "Sic dividere cum fratre nolito." <. . .>
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traduzione
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11 Dopo aver setacciato ogni angolo della citt?, me ne torno nella mia stanzetta e l?, ottenuti finalmente dei baci come si deve, mi avvinghio al ragazzino con abbracci da favola, centrando il mio obiettivo da fare invidia. Ma non avevo ancora fatto tutto per bene, che Ascilto, avvicinatosi alla porta in punta di piedi, rompe i chiavistelli con una spallata e mi becca che me la spasso col fratellino. Riempiendo la stanza di risate e applausi, tira via il mantello che avevo addosso e grida: ?Che stavi combinando, razza di santerellino? In due sotto la stessa coperta, eh??. E mica si ferma alle sole parole. No, tira fuori la cinghia dalla valigia e attacca a menarmi di santa ragione, in pi? ripetendo con tono sfacciato: ?Cos? impari a non dividere con un fratello?.
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