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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Petronio
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Satiricon, 22
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originale
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[XXII] Cum Ascyltos gravatus tot malis in somnum laberetur, illa quae iniuria depulsa fuerat ancilla totam faciem eius fuligine longa perfricuit, et non sentientis labra umerosque sopitionibus pinxit.
Iam ego etiam tot malis fatigatus minimum veluti gustum hauseram somni; idem et tota intra forisque familia fecerat, atque alii circa pedes discumbentium sparsi iacebant, alii parietibus appliciti, quidam in ipso limine coniunctis manebant capitibus; lucernae quoque umore defectae tenue et extremum lumen spargebant, cum duo Syri expilaturi lagoenam triclinium intraverunt, dumque inter argentum avidius rixantur, diductam fregerunt lagoenam. Cecidit etiam mensa cum argento, et ancillae super torum marcentis excussum forte altius poculum caput fregit.
Ad quem ictum exclamavit illa, pariterque et fures prodidit et partem ebriorum excitavit. Syri illi qui venerant ad praedam, postquam deprehensos se intellexerunt, pariter secundum lectum conciderunt, ut putares hoc convenisse, et stertere tanquam olim dormientes coeperunt.
Iam et tricliniarches experrectus lucernis occidentibus oleum infuderat, et pueri detersis paulisper oculis redierant ad ministerium, cum intrans cymbalistria et concrepans aera omnes excitavit.
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traduzione
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22 Mentre Ascilto, stremato da tutte quelle avventure, non si reggeva pi? in piedi dal sonno, l'ancella da lui prima ingiuriosamente respinta gli sfrega tutta la faccia con della fuliggine e gli tatua sui fianchi e sulle spalle tanti bei cazzetti senza che lui se ne accorga. Anch'io, stremato com'ero da tutti quegli accidenti, comincio a pregustarmi il piacere di un sonnellino. Lo stesso fa la servit? dentro e fuori la sala da pranzo: c'? chi si stravacca tra i piedi degli invitati, chi invece ronfa accasciato contro le pareti, mentre altri se la dormono in piedi sulla porta, testa contro testa, mentre le lampade, con l'olio ormai quasi finito, spandono una luce fioca e tremolante. In quel momento due schiavi siriani entrano nella sala da pranzo per portarsi via una bottiglia: mentre se la contendono con la bava alla bocca in mezzo a tutti quegli argenti, la bottiglia sgraffignata cade e va in mille pezzi. Insieme a tutta l'argenteria crolla a terra anche il tavolo e capita che un bicchiere schizzato in aria per poco non mandi al creatore una serva stravaccata su un letto. Per la botta la tipa caccia un urlo e automaticamente stana i ladri svegliando parte della gente ubriaca. I due siriani venuti a fare il colpo, quando si vedono scoperti, in un attimo si lasciano cadere ai piedi di un letto, come da copione, e attaccano a russare quasi stessero dormendo da un pezzo.
L'addetto al triclinio, svegliato anche lui, versa dell'olio nelle lampade ormai in riserva, mentre i servi pi? giovani, dopo essersi stropicciati un attimo gli occhi, tornano alle loro faccende, proprio mentre entra in sala una virtuosa di cembalo che ci sveglia tutti con un colpo di piatti.
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