LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Petronio
Satiricon, 49
 
originale
 
[XLIX] Nondum efflaverat omnia, cum repositorium cum sue ingenti mensam occupavit. Mirari nos celeritatem coepimus, et iurare ne gallum quidem gallinaceum tam cito percoqui potuisse, tanto quidem magis, quod longe maior nobis porcus videbatur esse, quam paulo ante aper fuerat. Deinde magis magisque Trimalchio intuens eum: "Quid? quid? inquit, porcus hic non est exinteratus? Non mehercules est. Voca, voca cocum in medio." Cum constitisset ad mensam cocus tristis et diceret se oblitum esse exinterare: "Quid, oblitus? Trimalchio exclamat, putes illum piper et cuminum non coniecisse! Despolia!" Non fit mora, despoliatur cocus atque inter duos tortores maestus consistit. Deprecari tamen omnes coeperunt et dicere: "Solet fieri. -- Rogamus mittas. -- Postea si fecerit, nemo nostrum pro illo rogabit." Ego crudelissimae severitatis, non potui me tenere, sed inclinatus ad aurem Agamemnonis: "Plane, inquam, hic debet servus esse nequissimus: aliquis oblivisceretur porcum exinterare? Non mehercules illi ignoscerem, si piscem praeterisset." At non Trimalchio, qui relaxato in hilaritatem vultu: "Ergo, inquit, quia tam malae memoriae es, palam nobis illum exintera." Recepta cocus tunica cultrum arripuit, porcique ventrem hinc atque illinc timida manu secuit. Nec mora, ex plagis ponderis inclinatione crescentibus tomacula cum botulis effusa sunt.
 
traduzione
 
49 Non aveva ancora finito di sparare tutte le sue idiozie, quando arriva ad occupare la tavola una teglia con dentro un maiale enorme. Noi restiamo senza fiato di fronte a una simile velocit? di esecuzione e giuriamo che neppure un galletto domestico si sarebbe potuto cuocere in tempi cos? brevi, tanto pi? che quel maiale ci sembrava molto pi? grosso che non poco prima. Ma Trimalcione, guardandolo e riguardandolo, sbotta: ?Come? Questo maiale non ? stato sventrato? Per dio, non lo ? stato no. Chiamate il cuoco, lo voglio qui immediatamente?. E quando il cuoco arriva con la coda tra le gambe e ammette di essersene proprio dimenticato, Trimalcione lo investe: ?Cosa? Dimenticato? E lo dici come se avessi scordato di metterci solo il pepe e il cumino? Spogliatelo?. Il cuoco viene immediatamente denudato e rimane l? avvilito in mezzo a due autentici boia. Allora tutti attaccano a prendere le sue parti. ?Avanti, son cose che succedono? implorano in coro, ?per favore, perdonalo: se lo far? un'altra volta, nessuno di noi dir? pi? una parola per lui?. Io, che sono anche fin troppo severo, non riesco a trattenermi, mi chino verso Agamennone e gli sussurro in un orecchio: ?Ma questo servo ? davvero un cretino! Chi pu? dimenticarsi di sventrare un maiale? Io, com'? vero iddio, non lo perdonerei nemmeno se avesse scordato di farlo con un pesce?. Trimalcione, invece, con l'aria rilassata e divertita, concede: ?E va bene: visto che hai la memoria tanto corta, allora sventralo qui davanti ai nostri occhi?. E il cuoco, dopo essersi rimesso la tunica, afferra un coltello e, menando colpi a destra e a sinistra con la mano che gli trema, apre il ventre al maiale. Ed ecco che dagli squarci che si dilatano per la pressione del ripieno vengono fuori salsicce e cotechini.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons