Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Petronio
|
Satiricon, 51
|
|
originale
|
|
[LI] "Fuit tamen faber qui fecit phialam vitream, quae non frangebatur. Admissus ergo Caesarem est cum suo munere, deinde fecit reporrigere Caesari et illam in pavimentum proiecit. Caesar non pote valdius quam expavit. At ille sustulit phialam de terra; collisa erat tamquam vasum aeneum. Deinde martiolum de sinu protulit et phialam otio belle correxit. Hoc facto putabat se coleum Iovis tenere, utique postquam illi dixit: 'Numquid alius scit hanc condituram vitreorum?' Vide modo. Postquam negavit, iussit illum Caesar decollari: quia enim, si scitum esset, aurum pro luto haberemus.
|
|
traduzione
|
|
51 Eppure un tempo ci fu un artigiano che costru? una bottiglia di vetro infrangibile. Presentatosi al cospetto di Cesare, gliela regal?. Ma poi, dopo essersela fatta restituire, la sbatt? a terra. Cesare rimase senza fiato che pi? non si poteva. Ma il tipo raccatt? da terra la bottiglia, che si era giusto un po' ammaccata come un vaso di bronzo. Poi tir? fuori dalla tasca un martelletto e cominci? tranquillo a rimetterla in sesto. Ormai credeva di tenere Giove per le palle, specie dopo che Cesare gli chiese: "C'? qualcun altro al corrente di questa tecnica di lavorazione del vetro?". Occhio adesso: non appena quello ebbe risposto di no, Cesare ordin? che gli tagliassero la testa: se infatti quel segreto si fosse saputo in giro, per noi l'oro sarebbe al livello dello sterco.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|