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Ovidio


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autore
brano
 
Petronio
Satiricon, 96
 
originale
 
[XCVI] Videbamus nos omnia per foramen valvae, quod paulo ante ansa ostioli rupta laxaverat, favebamque ego vapulanti. Giton autem non oblitus misericordiae suae reserandum esse ostium succurrendumque periclitanti censebat. Ego durante adhuc iracundia non continui manum, sed caput miserantis stricto acutoque articulo percussi. Et ille quidem flens consedit in lecto. Ego autem alternos opponebam foramini oculos iniuriaque Eumolpi velut quodam cibo me replebam advocationemque commendabam, cum procurator insulae Bargates a cena excitatus a duobus lecticariis mediam rixam perfertur; nam erat etiam pedibus aeger. Is ut rabiosa barbaraque voce in ebrios fugitivosque diu peroravit, respiciens ad Eumolpon: "O poetarum, inquit, disertissime, tu eras? Et non discedunt ocius nequissimi servi manusque continent a rixa?" <. . .> BARGATES PROCVRATOR AD EVMOLPVM: "Contubernalis mea mihi fastum facit. Ita, si me amas, maledic illam versibus, ut habeat pudorem".
 
traduzione
 
96 Noi ci godevamo tutto lo spettacolo guardando attraverso il buco che si era aperto poco prima nella porta quando era saltata via la maniglia, e io gioivo al vedere Eumolpo che ne prendeva un sacco e una sporta. Gitone per?, pietoso com'era sempre, sosteneva che avremmo dovuto aprire la porta e intervenire in suo aiuto. Ma io, che dentro ero ancora arrabbiato nero, non riuscii pi? a frenare la mano e gli rifilai un bel colpo in testa a pugno chiuso. Lui scoppi? a piangere e si and? a buttare sul letto. Io invece, dopo essermi rimesso a sbirciare dal buco prima con un occhio, poi con l'altro, mi stavo godendo le mazzate assestate a Eumolpo come se fossero state dei manicaretti e gli consigliavo di scegliersi un avvocato, quand'ecco che Bargate, amministratore dello stabile avvertito nel pieno della cena, fece il suo ingresso in lettiga proprio nel bel mezzo di quel putiferio. Quello, che in pi? ci aveva anche la gotta, dopo aver investito con voce cavernosa e piena di rabbia gli ubriachi e gli evasi, scorgendo Eumolpo gli disse: ?O sommo tra tutti i poeti, eri tu? Ma cosa aspettano a togliersi di torno questi schiavi fottuti e a piantarla con la rissa??. * [L'AMMINISTRATORE BARGATE A EUMOLPO] ?La mia compagna ha alzato la cresta. Perci?, se mi vuoi bene, vedi di darle un po' addosso coi tuoi versi, che si esalti un po' meno?. *
 

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