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autore
brano
 
Petronio
Satiricon, 110
 
originale
 
[CX] Plura volebat proferre, credo, et ineptiora praeteritis, cum ancilla Tryphaenae Gitona in partem navis inferiorem ducit, corymbioque dominae pueri adornat caput. Immo supercilia etiam profert de pyxide, sciteque iacturae liniamenta secuta totam illi formam suam reddidit. Agnovit Tryphaena verum Gitona, lacrimisque turbata tunc primum bona fide puero basium dedit. Ego etiam si repositum in pristinum decorem puerum gaudebam, abscondebam tamen frequentius vultum, intellegebamque me non tralaticia deformitate esse insipitum, quem alloquio dignum ne Lichas quidem crederet. Sed huic tristitiae eadem illa succurrit ancilla, sevocatumque me non minus decoro exornavit capillamento; immo commendatior vultus enituit, quia flavum corymbion erat. Ceterum Eumolpos, et periclitantium advocatus et praesentis concordiae auctor, ne sileret sine fabulis hilaritas, multa in muliebrem levitatem coepit iactare: quam facile adamarent, quam cito etiam filiorum obliviscerentur, nullamque esse feminam tam pudicam, quae non peregrina libidine usque ad furorem averteretur. Nec se tragoedias veteres curare aut nomina saeculis nota, sed rem sua memoria factam, quam eiturum se esse, si vellemus audire. Conversis igitur omnium in se vultibus auribusque sic orsus est:
 
traduzione
 
110 E mi sa che l'avrebbe tirata ancora per le lunghe, con altre stupidaggini peggio delle precedenti, quando una delle ancelle di Trifena si porta Gitone sottocoperta e gli mette in testa una parrucca della padrona. Poi tira fuori da una scatoletta due sopracciglia finte e gliele applica cos? bene sulla fronte, da restituirgli tutta la bellezza di un tempo. Allora Trifena riconobbe il vero Gitone e, commossa fino alle lacrime, gli diede un primo bacio in piena regola. Quanto a me, anche se ci godevo tantissimo a rivedermi davanti il mio ragazzino di nuovo bello come in passato, ci? nonostante cercavo di nascondere la faccia il pi? possibile, consapevole com'ero di essere sfigurato e brutto a un livello tale che adesso nemmeno Lica mi rivolgeva pi? la parola. Ma a questo mio stato di scoramento venne in soccorso quella stessa ancella che, chiamatomi in disparte, mi sistem? in testa una parrucca non meno aggraziata. E anzi, il mio volto risplendette ancora pi? attraente, perch? la parrucca era bionda. * Nel frattempo Eumolpo, che ci aveva fatto da avvocato in quel momento critico e che era un po' l'artefice dell'avvenuta riappacificazione, perch? il buon umore non scemasse per mancanza di storielle divertenti, cominci? a dirne di tutti i colori sulla leggerezza delle donne, che perdono la testa in un attimo, che si dimenticano subito persino dei figli e che non esiste al mondo una donna, fosse anche la pi? onesta, che non sia disposta a fare follie pur di buttarsi in qualche avventuretta fuori di casa. Il suo discorso, precis? Eumolpo, non si riferiva mica alle antiche tragedie o a certi nomi arcinoti da secoli, ma a un fatto successo ai suoi tempi, che lui ci avrebbe raccontato se solo lo avessimo voluto ascoltare. E quando poi tutti rivolsero occhi e orecchi verso di lui, attacc? cos
 

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