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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Petronio
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Satiricon, 125
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originale
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[CXXV] Dum haec magno tempore Crotone aguntur <. . .> et Eumolpus felicitate plenus prioris fortunae esset oblitus statum, adeo ut suis iactaret neminem gratiae suae ibi posse resistere impuneque suos, si quid deliquissent in ea urbe, beneficio amicorum laturos. Ceterum ego, etsi quotidie magis magisque superfluentibus bonis saginatum corpus impleveram, putabamque a custodia mei removisse vultum Fortunam, tamen saepius tam consuetudinem meam cogitabam quam causam, et: "Quid, aiebam, si callidus captator exploratorem in Africam miserit mendaciumque deprehenderit nostrum? Quid, si etiam mercennarius praesenti felicitate lassus indicium ad amicos detulerit, totamque fallaciam invidiosa proditione detexerit? Nempe rursus fugiendum erit, et tandem expugnata paupertas nova mendicitate revocanda. Dii deaeque, quam male est extra legem viventibus! quicquid meruerunt, semper expectant". <. . .>
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traduzione
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125 Era gi? da un bel pezzo che noi ce la spassavamo in quel modo a Crotone, ed Eumolpo, al settimo cielo dalla felicit?, non si ricordava gi? pi? della sua condizione passata, al punto che cominciava a vantarsi con gli intimi dicendo che l? nessuno era in grado di resistergli e che se in quella citt? qualcuno dei suoi compari avesse commesso qualche reato, l'avrebbe passata liscia grazie all'influenza delle sue conoscenze. Io, per?, anche se passavo la giornata a rimpinzarmi con tutto quel ben di dio che avevamo in eccesso ed ero ormai quasi convinto che la sfortuna avesse smesso di braccarmi come un cane, ci? non ostante pensavo spesso alla mia presente condizione e a come ci fossi arrivato. ?Ma come la mettiamo se uno di questi sciacalli un po' pi? furbo degli altri spedisce un investigatore in Africa e scopre la nostra messinscena? E se il servo di Eumolpo, nauseato da questo benessere, si lascia scappare qualcosa coi suoi amici, e da invidioso qual ? ci tradisce svelando tutta la frode? Sicuramente bisognerebbe di nuovo alzare i tacchi e, proprio adesso che ci siamo scrollati di dosso la miseria, ci toccherebbe vivere da pezzenti. O d?i e dee, certo che ? dura la vita dei fuorilegge! Sono sempre l? ad aspettarsi che arrivi quel che si meritano?.
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