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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, II, 1
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originale
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[1] Quae cum Cotta dixisset, tum Velleius "Ne ego" inquit "incautus, qui cum Academico et eodem rhetore congredi conatus sim. Nam neque indisertum Academicum pertimuissem nec sine ista philosophia rhetorem quamvis eloquentem; neque enim flumine conturbor inanium verborum nec subtilitate sententiarum, si orationis est siccitas. Tu autem, Cotta, utraque re valuisti; corona tibi et iudices defuerunt. Sed ad ista alias, nunc Lucilium, si ipsi commodum est, audiamus."
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traduzione
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1. A queste parole di Cotta: ? sono stato proprio uno sventato - interloqu? Velleio - a tentare di cimentarmi con un
uomo che, oltre ad appartenere alla scuola accademica e anche un valente oratore! Non mi avrebbe certo, fatto paura un
accademico a corto di doti oratorie n? tantomeno un oratore, anche vuote di effettivo contenuto n? da argomentazioni
sottili cui manchi l'appoggio di un eloquio sostenuto. Ma tu, caro Cotta, hai mostrato di avere l'una e l'altra dote: ti
mancava solo un vero uditorio ed una regolare giuria. Ma a questo risponder? in altra occasione. Ora stiamo a sentire
quello che ha da direi il nostro Lucilio, sempre che non abbia nulla in contrario ?.
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