Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cicerone
|
De Natura Deorum, II, 9
|
|
originale
|
|
[9] An Atti Navi lituus ille, quo ad investigandum suem regiones vineae terminavit, contemnendus est? Crederem, nisi eius augurio rex Hostilius maxima bella gessisset. Sed neglegentia nobilitatis augurii disciplina omissa veritas auspiciorum spreta est, species tantum retenta; itaque maximae rei publicae partes, in is bella quibus rei publicae salus continetur, nullis auspiciis administrantur, nulla peremnia servantur, nulla ex acuminibus, nulli viri vocantur, ex quo in procinctu testamenta perierunt; tum enim bella gerere nostri duces incipiunt, cum auspicia posuerunt.
|
|
traduzione
|
|
9. Dobbiamo dunque tenere in non cale la famosa verga augurale di Attio Navio con la quale egli delimitava le
varie zone dei vigneto nella ricerca del porco sacro? Sarei anch'io di questo parere se il re Ostilio le sue imponenti
campagne di guerra non le avesse condotte proprio in ottemperanza agli auspici tratti da quella verga. Purtroppo per
trascuratezza da parte della classe aristocratica la scienza augurale ? stata abbandonata, il valore degli auspici ?
decaduto e delle cerimonie augurali sussistono solo le forme esteriori;
pertanto le azioni pi? importanti per la vita dello stato e fra esse le guerre da cui dipende la sua salvezza vengono
condotte senza trarre gli auspici. Non si rispettano i presagi prima di attraversare un fiume, non si osservano le
fiammelle in cima alle lance, non ? pi? in uso la rituale convocazione dei soldati prima delle battaglie ed ? perci?
scomparso l'uso di far testamento ad esercito schierato. I nostri comandanti infatti incominciano a condurre le guerre
dopo aver deposto la facolt? io augurale.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|